Così le cellule immunitarie scavano tunnel per entrare nei tessuti

Articolo del 03 Dicembre 2020

In presenza di un’infezione o di un tumore, i linfociti T citotossici, le cellule immunitarie incaricate di distruggere le cellule infette, alterate o estranee, accorrono in soccorso. Ma prima di poter colpire il bersaglio devono riuscire a superare una scorza esterna di collagene. Il video che vedete cattura le prime concitate fasi di questi “scavi”: i linfociti T si stanno aprendo un varco nella matrice extracellulare, l’ambiente in cui si trovano immerse le cellule dell’organismo.

Un video mostra una popolazione di cellule immunitarie farsi largo nelle pareti di collagene del loro bersaglio, con una strategia molto efficiente.

PERCHÉ È IMPORTANTE. La matrice extracellulare è costituita da una rete di proteine – il collagene – che circonda le cellule, le protegge e le tiene unite. In molti tipi di cancro questo tessuto di supporto si addensa in prossimità delle cellule malate e facilita il loro trasporto: può quindi avere un ruolo importante nel favorire la diffusione dei tumori e le metastasi. Capire come le cellule immunitarie riescano ad attraversarla potrebbe quindi essere utile per migliorare la prognosi dei pazienti.

AVANTI TUTTA! I ricercatori della Saarland University (Germania) hanno realizzato un modello in 3D di matrice extracellulare usando diverse concentrazioni di collagene bovino, e hanno poi studiato le migrazioni dei linfociti T umani attraverso di essa con una tecnica di imaging al microscopio, la microscopia a foglio di luce. Le cellule immunitarie si sono mosse dapprima lentamente, come per spingere di lato e strappare le fibre di collagene; poi, dopo aver creato un tunnel in cui passare, hanno preso a spostarsi più rapidamente. Le cellule “in coda” hanno seguito tutte la stessa traccia, muovendosi con agilità nelle cavità create nella matrice di collagene dai linfociti che aprivano la fila.

Questo gioco di squadra permette ai linfociti T di raggiungere le cellule bersaglio ed eliminarle. Occorrerà capire se le stesse modalità osservate nella matrice sintetica valgano anche nel corpo umano.