Decreto riaperture. Testo atteso il 2 maggio in aula alla Camera. Ecco tutte le novità, dalle mascherine al chiuso ai vaccini in farmacia

Articolo del 08 Maggio 2022

Dopo la conclusione dell’esame da parte della commissione Affari sociali il testo è pronto all’approvazione dell’aula. Probabile il ricorso alla fiducia. Un emendamento del governo ha ieri esteso al 15 giugno l’obbligo di mascherine al chiusi in alcuni ambienti. Si rende poi strutturale la misura per le vaccinazioni contro il Covid e l’influenza in farmacia. I bambini di 6 anni che frequentano gli asili non saranno obbligati a indossare le mascherine. Previste misure per il contrasto delle patologie oncologiche e per la tutela delle persone con autismo.

Il prossimo 2 maggio approderà in aula alla Camera il decreto riaperture. Il testo, nel corso dell’esame da parte della commissione Affari sociali ha subito diverse modifiche, a cominciare dall’emendamento del governo che ha esteso fino al 15 giugno 2022 l’obbligo di mascherine al chiuso in alcuni luogni.

Quanto al resto, tra le principali novità troviamo il via libera alle vaccinazioni contro il Covid e l’influenza in farmacia anche nel post emergenza. I farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali potranno continuare a somministrarli senza supervisione del medico. Le farmacie potranno inoltre continuare ad effettuare tamponi per il rilevamento del Covid.

Per riprendere le attività di contrasto delle patologie oncologiche e di promuovere, nella fase post-pandemica, campagne di prevenzione ed educazione sanitaria rivolte alla popolazione, la Lega italiana per la lotta contro i tumori viene autorizzata, per il triennio 2022-2024, a bandire procedure concorsuali pubbliche senza obbligo di previo espletamento delle procedure di mobilità e ad assumere, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, un contingente complessivo di quattro unità di personale, di cui due di Area C – posizione economica C1 e due di Area B – posizione economica B1, per completare la copertura della propria pianta organica, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente.

E ancora, il direttore sanitario delle strutture potrà adottare misure precauzionali più restrittive di quelle previste in relazione allo specifico contesto epidemiologico, previa comunicazione al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale competente per territorio, che, nel caso in cui ritenga non sussistenti le condizioni di rischio sanitario addotte, ordina, nel termine perentorio di tre giorni, con provvedimento motivato, che non si dia corso alle misure più restrittive.

Ai docenti inadempienti all’obbligo vaccinale si applicherà, per quanto compatibile, il regime stabilito per i docenti dichiarati temporaneamente inidonei alle proprie funzioni.

bambini che hanno appena compiuto 6 anni e che frequentano ancora le scuole materne non avranno più l’obbligo di indossare le mascherine.

La formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro potrà essere erogata sia con la modalità in presenza sia con la modalità a distanza, attraverso la metodologia della videoconferenza in modalità sincrona, tranne che per le attività formative per le quali siano previsti dalla legge e da accordi adottati in sede di Conferenza Stato Regioni un addestramento o una prova pratica, che dovranno svolgersi obbligatoriamente in presenza.

Prorogata fino al 30 giugno la misura dello smart working per i lavoratori fragili. Proroga prevista anche per i genitori di figli con fragilità.

Il termine in materia di conferimento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità, collocati in quiescenza, anche ove non iscritti al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo, nonché agli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza, è prorogato al 31 dicembre 2022.

Al fine di ridurre il rischio di contagio degli operatori e degli assistiti e di garantire la continuità assistenziale nell’ambito dello svolgimento delle attività trasfusionali, le prestazioni sanitarie relative all’accertamento dell’idoneità alla donazione, alla produzione, distribuzione e assegnazione del sangue e degli emocomponenti e alla diagnosi e cura nella medicina trasfusionale sono inserite nell’elenco delle prestazioni di telemedicina e organizzate secondo le linee guida emanate dal Centro nazionale sangue sulla base delle Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina, di cui all’accordo sancito in sede di Conferenza Stato Regioni.

Previste infine una serie di disposizioni volte a favorire l’attuazione degli interventi a tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Fonte: QuotidianoSanità.it

LEGGI TUTTE LE ALTRE NEWS