Prezioso per il fegato e lo stomaco, il carciofo era usato a scopo terapeutico già dai greci, dagli egizi e dai romani.

Cynara cardunculus

Parti usate: Foglie
Proprietà: Anticolesterolemiche, diuretiche, depurative, epatoprotettive, ipoglicemizzanti, stimolanti della bile.
Controindicazioni: Da evitare in presenza di calcoli alla colecisti, in allattamento e in gravidanza, in caso di utilizzo di farmaci ipoglicemizzanti.

Derivato dal cardo selvatico, il carciofo era già usato a scopo terapeutico da greci, egizi e romani. Il celebre naturalista romano Plinio lo considerava un rimedio per la calvizie e i problemi di stomaco.

I carciofi erano anche graditi a tavola fin dai tempi antichi, ma è bene sapere subito che la parte usata in fitoterapia non è la stessa impiegata in cucina: si mangiano le brattee, mentre in fitoterapia si usano le foglie vere e proprie, quelle che crescono sul gambo e che di norma vengono scartate.

Certo, sono estremamente amare, ma sono preziosissime per il fegato e sono pure in grado di combattere acne e dermatiti.

E non dimenticate comunque di consumare i carciofi a tavola, meglio se crudi in pinzimonio con olio extravergine di oliva bio!

Tisana di foglie

Tuffate in 250 ml di acqua a bollore 5-7 g di foglie secche di carciofo.
Fate sobbollire per 10 minuti e, dopo un riposo di altri 10 minuti, filtrate e dolcificate con miele.

Maschera antiaging

Mondate un carciofo come se doveste mangiarlo e frullatelo con una manciata di spinaci lavati e asciugati. Stendete il composto sul viso prima di coricarvi e tenetecelo per circa 30 minuti, infine sciacquate con acqua tiepida e cercate di cadere in un sonno profondo e ristoratore!

 

Fonte: TerraNuova.it

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