Farmaci dalla canapa, prima autorizzazione italiana

Articolo del 15 Febbraio 2021

Tramite un apposito decreto emanato dal ministero della Salute, Bio Hemp Farming è la prima azienda italiana a ricevere il via libera per coltivare la pianta destinata alla produzione di cannabinoidi come principi attivi farmaceutici.

Il potenziale terapeutico del cannabidiolo (Cbd), uno dei principali fitochimici presenti nella marijuana, è stato ampiamente ignorato da medici e scienziati per decenni. Ma negli ultimi anni è venuta alla luce la sua capacità di trattare disturbi convulsivi rari, portando alla prima approvazione da parte della Fda, e successivamente anche dell’Ema, di un farmaco a base di questa sostanza. Si tratta di uno sciroppo al gusto di fragola per il trattamento di disturbi convulsivi rari.

Sebbene sia un componente essenziale della marijuana medica, deriva direttamente dalla “cugina” pianta di canapa , e di per sé non è psicoattivo, come si legge in un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità: «negli esseri umani, il Cbd non mostra effetti di potenziale abuso o dipendenza…. ad oggi, non ci sono prove di problemi di salute pubblica associati al suo uso puro». La differenza sta nei livelli di tetraidrocannabinolo (Thc) presenti, per la Fda le piante di canapa sono legali purché contengano meno dello 0,3% di Thc.

Ma secondo molti scienziati il cannabidiolo ha un notevole potenziale per il trattamento di altre numerose condizioni. Così, mentre nei laboratori si cerca di comprenderne il meccanismo e i suoi possibili benefici per la salute, in Italia il ministero della Salute ha dato la prima autorizzazione, tramite un apposito decreto, alla produzione di canapa alla Bio Hemp Farming, che diventa la prima azienda italiana ad avere il via libera per estrarre i principi attivi utili per l’industria farmaceutica.

Bio Hemp Farming è un consorzio che comprende Bio Hemp Trade, azienda attiva nella ricerca e sviluppo in agricoltura, che ha inaugurato lo scorso ottobre un centro di trasformazione industriale per la canapa, e la Cooperativa Palma d’Oro, che si occupa dei 300 ettari di coltivazioni di canapa italiana seguendo i protocolli Gacp.

Bio Hemp Farming fa parte del gruppo Crystal Hemp, life science company che sviluppa prodotti per la prevenzione e il trattamento dell’infiammazione cronica con formulazioni che agiscono sul sistema endocannabinoide.«Dopo un lavoro durato anni fatto di interlocuzioni con i Ministeri competenti nel tentativo di trovare la strada migliore dal punto di vista regolatorio e di sicurezza per procedere alla cessione di canapa finalizzata alla produzione di farmaci, siamo fieri di aver raggiunto questo importante traguardo, che per noi è il riconoscimento del duro lavoro iniziato tanti anni fa. Ora anche per l’Italia si aprono possibilità importanti in un mercato sempre più strategico a livello internazionale», sottolinea Pietro Paolo Crocetta, presidente di Bio Hemp Farming.

L’autorizzazione di Bio Hemp Farming è un passo in avanti nella creazione di una filiera certificata per estrarre principi attivi per farmaci a base di cannabidiolo.

 

Fonte24 Salute de IlSole24Ore

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