Lattoferrina e covid: qual è la verità?

Articolo del 01 Novembre 2020

Nell’ultimo periodo la vendita di lattoferritina è schizzata alle stelle, in seguito ad una ricerca condotta dall’Università di Tor Vergata che ne ha evidenziato l’efficacia contro il covid. Ma cosa ne pensano gli esperti?

Nell’ultimo periodo è tornata in voga la notizia che la lattoferrina può essere reputata una valida cura contro il covid. Infatti, diverse testate giornalistiche riportano la notizia di uno studio condotto dall’Università di Tor Vergata, che aveva messo in evidenza come i pazienti curati con lattoferrina guarissero dal covid in un tempo molto minore rispetto al normale decorso della malattia. Lo studio, comunque, era stato reso noto a luglio e pubblicato per la prima volta sull’ International Journal of Molecular Science a luglio 2020, ma ora, forse in concomitanza con l’esponenziale aumento dei casi è tornato in auge.

Che cos’è la lattoferrina?E qual è la correlazione con il covid?

Gli studiosi avevano posto la loro attenzione sulla lattoferrina, dopo aver notato la bassa incidenza di infezioni da covid nei neonati. Infatti, la lattoferrina è una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida, presente nel latte (materno e animale) e svolge, nei neonati, una funzione di protezione dell’apparato gastrointestinale. Sembra che il covid abbia bisogno del ferro e la lattoferrina lo sottrae all’ambiente circostante, agendo, dunque, come antagonista. Inoltre, l’effetto antivirale della lattoferrina è collegato alla sua capacità di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo l’ingresso dei virus.

Lo studio di Tor Vergata

Lo studio condotto dall’Università di Tor Vergata, insieme a La Sapienza, era stato realizzato su circa 100 pazienti con sintomi lievi o asintomatici, come dichiara la stessa prof.ssa Elena Campione, ricercatrice coinvolta nello studio. Alcuni dei pazienti trattati con la lattoferrina, sono guariti dal covid in 10/12 giorni. La lattoferrina si è dimostrata efficace nel combattere i sintomi della malattia da coronavirus nei pazienti positivi all’esordio e negli asintomatici. Un aspetto confermato anche dalla professoressa di Microbiologia dell’ Università La Sapienza, Piera Valenti. La dottoressa Valenti aveva dichiarato in un servizio svolto su TgR, sullo studio della lattoferrina, che “i risultati ottenuti dimostrano che la lattoferrina blocca le fasi precoci e, a detta di colleghi dell’Università del Michigan, blocca anche quando la cellula è già infetta”.

Cosa ne pensano gli esperti

Poiché c’è stata una corsa all’acquisto di integratori di lattoferrina, diversi esperti si sono espressi a riguardo. A facta.news il dottor Luca Cassetta, immunologo presso l’Università di Edinburgo ha commentato: “Lo studio delle università di Tor Vergata e La Sapienza suggerisce che la lattoferrina possa esercitare un’azione antivirale, legandosi alla proteina Spike S del virus Sars-Cov-2. La notizia è stata riportata dai telegiornali con un clamore mediatico a mio avviso eccessivo e prematuro. Seppur promettenti infatti, tali dati necessitano di una rigorosa verifica in un trial clinico randomizzato per poter verificare l’effettiva efficacia di questo trattamento”. Il virologo Roberto Burioni ha, invece, scritto sul suo profilo facebook: “Ricevo molte richieste in merito, per cui rispondo collettivamente a tutti. Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l’utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19“. E anche il chimico e professore Dario Bressanini, appoggiato dalla ricercatrice Beatrice Mautino (alias divagatrice), sul suo profilo Instagram si è raccomandato di non cadere nel vortice delle fake news sulle potenziali cure di covid.

Lo studio sulla lattoferrina e il covid esiste e i risultati ottenuti possono suggerire che la cura funzioni, ma i pazienti sottoposti a questo trattamento sono stati troppo pochi e sono necessari ulteriori approfondimenti. La necessità di ulteriori ricerche è stata, inoltre, chiarita da uno degli autori della ricerca, Stefano Di Girolamo, responsabile dell’unità di Otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata Centro Covid 4. Il 28 luglio 2020, Di Girolamo spiegava in un’intervista al Messaggero che “dal punto di vista clinico, i risultati fin’ora sono molto incoraggianti ma abbiamo bisogno di continuare per avere dei dati statistici ed evidenze ulteriori[…] E’ una sostanza che facilita l’azione immunologica, da sola non può sconfiggere il virus, ma è capace di rendergli l’ambiente meno ospitale”. La ricercatrice Campione, conclude una delle interviste, sottolineando: “Usciremo da questo incubo solo con il vaccino e il vaccino è la strada maestra per sconfiggere il Covid-19″.

 

Fonte:  Biomed Magazine