I fiumi tornano balneabili: l’Europa riscopre la voglia di tuffarsi in città

Articolo del 19 Settembre 2025
Un tempo i fiumi erano il cuore pulsante delle città europee: si beveva, si commerciava, ci si rinfrescava. Poi, con l’industrializzazione e l’inquinamento, sono diventati luoghi da evitare. Oggi, però, molte metropoli vogliono restituire ai cittadini il piacere di un bagno in acque che scorrono tra palazzi e monumenti.
Parigi e la sfida della Senna
Il caso più famoso è quello di Parigi. Per le Olimpiadi del 2024, la città ha investito oltre un miliardo di euro per “ripulire” la Senna. Sono stati rifatti impianti fognari, creati bacini di raccolta per l’acqua piovana e messi in piedi sistemi di controllo costante. Risultato? Dopo cento anni di divieti, i parigini hanno potuto tornare a nuotare nel loro fiume. Un traguardo che non è solo simbolico: significa anche una nuova vita per le rive, sempre più vissute e amate.
Roma guarda al Tevere
Anche Roma sogna di fare lo stesso con il Tevere. Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato che l’obiettivo è rendere il fiume balneabile entro cinque anni. Per riuscirci servirà un lavoro enorme: ripulire le acque, garantire la sicurezza, creare accessi adeguati. Ma se il progetto andasse in porto, il Tevere potrebbe diventare un luogo di incontro e di relax come non lo è mai stato negli ultimi decenni.
Berlino e il progetto Flussbad
In Germania, a Berlino, il progetto Flussbad punta a trasformare un tratto della Sprea in un grande spazio per nuotare, proprio nel cuore della città. Qui l’idea è unire ambiente e socialità: un fiume più pulito, ma anche nuove aree verdi, pontili e luoghi dove la gente possa incontrarsi e vivere l’acqua come parte della quotidianità.
L’esempio svizzero
Chi non deve più sognare troppo sono le città svizzere, come Zurigo o Berna, dove da anni i fiumi sono puliti e frequentatissimi. In estate, centinaia di persone si lasciano trasportare dalla corrente della Limmat o dell’Aare, tra sorrisi, chiacchiere e tuffi rinfrescanti. Qui il fiume è già parte integrante della vita cittadina: un modello che tante altre città europee guardano con ammirazione.
Perché tutto questo interessa
Non si tratta solo di un vezzo ecologico o di una moda “green”. Riscoprire i fiumi come luoghi di balneazione significa ridare natura alle città, offrire spazi pubblici gratuiti e inclusivi, migliorare la qualità della vita, soprattutto in estati sempre più calde.
E poi c’è il valore simbolico: un fiume pulito è il segno che la città si prende cura di sé stessa e dei suoi abitanti.
Conclusione
Dalla Senna al Tevere, dalla Sprea all’Aare, le città europee stanno riscoprendo i loro fiumi. Luoghi che erano diventati barriere o spazi dimenticati ora tornano a essere simboli di comunità, benessere e futuro sostenibile. Forse, tra qualche anno, fare un tuffo in centro città non sarà più un sogno, ma una semplice abitudine.
Per approfondimenti: LIFEGATE