Allenare il cervello: plasticità e riserva cognitiva

Articolo del 27 Agosto 2025
Il cervello umano non è un organo statico, ma una struttura dinamica e in continua trasformazione. Ogni nuova esperienza, ogni apprendimento e persino le abitudini quotidiane contribuiscono a modellarlo. Due concetti chiave spiegano questo straordinario potenziale: plasticità cerebrale e riserva cognitiva.
La plasticità cerebrale: un cervello che cambia
La plasticità è la capacità del cervello di modificare le proprie connessioni neuronali in risposta a stimoli interni ed esterni. Non riguarda solo l’infanzia – fase in cui l’apprendimento è rapidissimo – ma accompagna tutta la vita.
Dopo un trauma o una lesione, altre aree cerebrali possono “compensare” funzioni danneggiate. Durante l’apprendimento di una nuova lingua o di uno strumento musicale, si formano nuove connessioni sinaptiche. Anche piccole variazioni nelle routine quotidiane, come cambiare strada per andare al lavoro, stimolano la plasticità. In altre parole, il cervello non è predeterminato: può essere allenato e arricchito costantemente.
La riserva cognitiva: un patrimonio da costruire
Il termine riserva cognitiva indica la capacità del cervello di far fronte a processi di invecchiamento o patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer. Non è una “scorta” fissa: si costruisce e si arricchisce con le esperienze di vita, lo studio, le attività sociali e culturali.
Le persone con una maggiore riserva cognitiva tendono a manifestare più tardi i sintomi di declino cognitivo, non perché non siano soggette ai cambiamenti biologici, ma perché il cervello riesce a compensare meglio le perdite.
Come allenare il cervello
Proprio come il corpo, anche la mente trae beneficio dall’allenamento regolare. Alcune strategie efficaci sono:
- Stimolare l’apprendimento: leggere, studiare, apprendere una nuova lingua, cimentarsi in un hobby creativo.
- Curare le relazioni sociali: la conversazione e l’interazione stimolano aree complesse del cervello.
- Attività fisica: il movimento migliora l’ossigenazione cerebrale e favorisce la produzione di fattori neurotrofici che proteggono i neuroni.
- Gestione dello stress e del sonno: meditazione, mindfulness e un sonno di qualità rafforzano i processi di consolidamento della memoria.
- Varietà e novità: uscire dalla routine è un potente stimolo per mantenere attiva la plasticità cerebrale.
Conclusione
Allenare il cervello significa coltivare ogni giorno la propria plasticità e incrementare la riserva cognitiva. Non esistono ricette miracolose, ma piccoli gesti costanti: curiosità, apertura mentale, impegno nell’apprendere cose nuove e uno stile di vita sano. Il cervello, proprio come un muscolo, si mantiene giovane se lo si usa e lo si sfida.
Per approfondimenti: ILSOLE24ORE