Antimicrobico resistenza. Farmacie punto di riferimento per contrastarla.

Articolo del 24 Giugno 2023

I farmacisti di comunità svolgono un ruolo fondamentale nella vaccinazione in farmacia, che è uno strumento prezioso nella lotta alla resistenza antimicrobica, ricorda Pharmaceutical Group of the European Union. Nel documento redatto dal Pgeu le raccomandazioni alle istituzioni nazionali  ed europee. 

IL POSITION PAPER

Potenziare e premiare i servizi delle farmacie comunitarie punti di riferimento per la prescrizione razionale, l’uso e lo smaltimento degli antibiotici, garantendo così un adeguato supporto ai pazienti per aiutarli a combattere l’Antibiotico resistenza nelle cure primarie. E ancora, sostenere lo sviluppo della pratica farmaceutica, attraverso un’adeguata remunerazione della farmacia e garantire servizi che mirano a test tempestivi presso il punto di cura per lo screening delle infezioni microbiche.

Sono queste alcune delle raccomandazioni per contrastare l’antimicrobico resistenza (Amr) contenute nel Position Paper dei farmacisti di comunità europei del Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu) e rivolte ai responsabili politici, a livello nazionale ed europeo.

I farmacisti di comunità svolgono un ruolo chiave nella gestione antimicrobica e sull’uso prudente di antibiotici e altri antimicrobici, nonché sul loro corretto smaltimento, si sottolinea nel documento, e le farmacie possono essere utilizzate come strutture sanitarie per efficaci campagne di sanità pubblica sulla resistenza antimicrobica. Soprattutto i farmacisti sono operatori sanitari qualificati per eseguire test point of care per individuare i primi segni di malattie infettive e distinguere tra infezioni virali e hanno hanno dimostrato che la rete di farmacie sparse sul territorio offre servizi di test altamente accessibili alla popolazione come è avvenuto durante la pandemia.

Le raccomandazioni

Per i farmacisti di comunità europei le politiche volte al contrasto dell’Amr dovrebbero quindi puntare a sviluppare nuovi servizi e protocolli farmaceutici sulla gestione responsabile dei disturbi comuni, per evitare visite mediche non necessarie e scaricare la pressione nei pronto soccorso.

Ma non solo, occorre potenziare i servizi di vaccinazione in farmacia, come un modo per abolire le barriere all’accesso alla vaccinazione, concentrandosi sulla prevenzione integrata delle infezioni e sulla promozione della salute; e rafforzare l’istruzione e la formazione continua degli studenti di farmacia e dei professionisti con programmi di sviluppo sulla resistenza antimicrobica e sulla prevenzione delle infezioni in un’ottica One

E poi ancora, implementare, rivedere e mantenere le misure di prevenzione e controllo delle infezioni nella comunità per limitare la diffusione di agenti resistenti agli antimicrobici attraverso opportuni programmi di formazione per farmacisti di comunità. E anche garantire che i programmi di smaltimento e raccolta guidati dalle farmacie, ove implementati, siano opportunamente finanziati.

I farmacisti europei suggeriscono poi alcune azoni per evitare e gestire le carenze dei farmaci antimicrobici

Occorre introdurre misure a livello nazionale che garantiscano maggiore flessibilità ai farmacisti territoriali nel trovare alternative appropriate quando un medicinale non è disponibile. Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento degli antimicrobici esistenti, attraverso un approvvigionamento tempestivo e adeguato di medicinali antimicrobici, compresi schemi dinamici di stoccaggio a livello nazionale ed europeo.

Ed infine combattere le vendite online extra-UE di antimicrobici incoraggiando la presenza fisica delle farmacie e una migliore promozione del logo comune dell’Ue per le farmacie online.

 

Fonte: QuotidianoSanità.it

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