Covid, il vaccino Oxford/AstraZeneca efficace al 70%.

Articolo del 23 Novembre 2020

Il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford contro il coronavirus risulta efficace al 70%. L’annuncio è arrivato da AstraZeneca, che ha spiegato che la sua efficacia è stata dimostrata in due segmenti di studio. La Bbc lo ha definito allo stesso tempo «un successo e una delusione», dopo che i vaccini messi a punto da Pfizer e Moderna hanno mostrato una protezione al 90%.

È efficace al 62% se somministrato in due dosi piene, ma se somministrato a una dose e mezza (mezza dose iniziale, una dose dopo un mese) l’efficacia è al 90%, con protezione e tollerabilità massima per le persone più anziane.

Tuttavia, il vaccino inglese mostra comunque un punto di forza rispetto agli altri due, in quanto risulta sensibilmente più economico e più facile da conservare. A differenza dei due candidati americani, basati sull’mRna, il prodotto di Oxford viene da un adenovirus che provoca raffreddore negli scimpanzé. Se venisse approvato, potrebbe svolgere un ruolo significativo nella lotta contro la pandemia. Il governo britannico ha già ordinato 100 milioni di dosi del vaccino, abbastanza per immunizzare 50 milioni di persone.

Costerà 2,80 euro a dose, e «potrà essere trasportato e conservato a temperature da frigorifero domestico (2-8 gradi). Ciò significa – si legge in una nota – che il prodotto potrà essere distribuito facilmente e velocemente attraversi ambulatori medici e farmacie locali».

L’amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot, ha dichiarato che «la giornata di oggi segna una tappa importante nella nostra lotta contro la pandemia. L’efficacia e la sicurezza di questo vaccino confermano che sarà altamente efficace contro Covid-19 e avrà un impatto immediato su questa emergenza sanitaria».

«La semplice catena di distribuzione del vaccino e il nostro impegno senza scopo di lucro perché ci sia un accesso ampio, equo e tempestivo significano che sarà conveniente e disponibile a livello globale, fornendo centinaia di milioni di dosi», ha aggiunto.

 

Fonte: Il Sole24Ore

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