Covid, un passaporto vaccinale per andare in vacanza: la lista dei Paesi che si stanno attrezzando

Articolo del 25 Febbraio 2021

Fa rumore l’ipotesi di un passaporto vaccinale per muoversi tra i Paesi del mondo. L’idea è quella di un via libera soltanto per chi sarà vaccinato. Ma la domanda che ora alimenta non poche polemiche è: ma è giusto? E’ eticamente giusto permettere il movimento tra gli Stati soltanto a chi ha ottenuto la dose di vaccino anti Covid?

Eppure il passaporto vaccinale comincia a prendere sempre più piede non solo in Europa, ma anche in diversi Paesi del mondo. Anzi, c’è chi ha già pensato ad un certificato ad hoc per permettere la libera circolazione e rilanciare così il turismo. Non a caso la proposta era stata avanzata dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis il 12 gennaio scorso e, come scrive Forbes, accolta con grande favore dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che lo ha qualificato come un “requisito medico” necessario per mantenere aperte le frontiere.

Il caso inglese

Tra i primi ad aprire alla possibilità di un passaporto per chi ha già potuto avere la dose di vaccino c’è il Regno Unito. Il premier britannico, Boris Johnson, non esclude, infatti, la possibilità che l’Inghilterra possa introdurre i cosiddetti passaporti vaccinali per consentire l’accesso a determinati luoghi, ma allo stesso tempo esprime perplessità in quanto potrebbero causare delle discriminazioni. Parlando a margine di una visita in una scuola di Londra, Johnson ha ricordato di non aver «mai ipotizzato che una persona debba mostrare un documento per andare a teatro o al pub», anche perché vi sono “questioni etiche” che riguardano il governo «quando si introducono obblighi o divieti per le persone». «Non possiamo discriminare le persone che non si vaccinano, anche perche’ alcune non possono farlo per motivi di salute» ha aggiunto Johnson precisando, tuttavia, che ha incaricato un gruppo di lavoro, guidato dal ministro Michael Gove, di studiare la questione. Lo scorso mese di dicembre lo stesso Gove disse in una intervista alla Bbc che non vi era nessun piano per dar vita ai passaporti vaccinali. Ma visto il ritmo con il quale avanza la campagna vaccinale nel Regno Unito (quasi 18 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose e oltre 600 mila sia la prima che la seconda dose) non è escluso che si torni alla carica sulla questione passaporto.

Il tema sta suscitando grande interesse a livello globale e sono diversi i Paesi che si stanno organizzando. Vediamo quali sono.

Australia

E’ uno dei Paesi che su questi tema ha assunto una posizione particolarmente ferma. La compagnia aerea Qantas ha fatto sapere che per atterrare in Australia sarà richiesto un documento d’identità sanitario. Il ceo Alan Joyce ha fatto sapere che «Ai passeggeri stranieri chiederemo di aver fatto il vaccino prima di salire sui nostri aerei». L’Australia sarebbe pronta a lanciare il suo certificato di vaccinazione tramite l’Australian Immunization Register (AIR). L’idea è riaprire così i confini ai turisti internazionali dal 2022.

Bahrein

Il Bahrein è la prima nazione del Golfo ad adottare il passaporto per il vaccino anti-Covid, una sorta di documento che certifica l’immunità da coronavirus per tutti coloro che sono stati vaccinati. Lo riferisce il quotidiano emiratino The National, il quale spiega che l’app BeAware aggiornerà lo stato di immunità di un utente due settimane dopo aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino, consentendo il tempo necessario per lo sviluppo di anticorpi e offrendo protezione contro il coronavirus. I cittadini possono scegliere tra quattro vaccini messi a disposizione gratuitamente nel Paese: Sinopharm, Pfizer-BioNTech, AstraZeneca e Sputnik V. Una volta completamente inoculato, l’app presenterà uno scudo verde ‘vaccinato contro il Covid-19’ con un certificato ufficiale che specifica il nome dell’utente, la data di nascita, la nazionalità e il vaccino ricevuto. Un codice QR collegato al registro nazionale dei vaccini del Bahrein consentirà alle autorità di controllare lo stato di un utente dell’app. Programmi simili sono in fase di sviluppo in Svezia e Danimarca e dovrebbero essere lanciati a breve.

Cile

Il Cile ha già annunciato ad aprile scorso che rilascerà certificazioni vaccinalia tutti coloro che si sottoporranno al vaccino contro il Covid-19. Ma è stato precisato che non verrà favorito il turismo vaccinale.

Emirati Arabi Uniti

Anche qui, come nel caso dell’Australia, un ruolo importante potranno averlo le compagnie aeree. Gli Emirates ed Etihad saranno tra le prime compagnie a usare il passaporto sanitario digitale.

Scozia

Anche in Scozia si sta esaminando la possibilità di introdurre un passaporto vaccinale, un’ipotesi che la premier Nicola Sturgeon ha definito “degna di considerazione”.

Israele

In Israele sono state revocate le restrizioni all’accesso negli hotel, nelle palestre e nelle sinagoghe a chi può mostrare un “passaporto verde” valido per sei mesi, emesso dal ministero della salute dopo la somministrazione della seconda dose. Un documento che garantirà ai viaggiatori non solo di spostarsi più facilmente tra i vari Paesi del mondo. E questa è una delle grandi novità per il Paese che sta porcedendo a ritmi speditissimi verso una totale vaccinazione dei propri abitanti.

India

In India, secondo la rivista “Si Viaggia”, tutti coloro che sono stati e che saranno vaccinati riceveranno un certificato elettronico tramite un codice QR, come ha fatto sapere il ministero della Salute.

Stati Uniti

Una delle ipotesi che riguarda gli Stati Uniti è l’introduzione di una certificazione di avvenuto vaccino contro il Covid-19. Il presidente Biden avrebbe chiesto alle agenzie governative se è possibile collegare un certificato di vaccino contro il Coronavirus a un database digitale.

 

Fonte: Focus

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