Da Invitalia 15 milioni per realizzare un farmaco a base di anticorpi monoclonali

Articolo del 24 Gennaio 2021

Invitalia investe 15 milioni per acquisire il 30% del capitale di Tls Sviluppo Srl, braccio operativo della fondazione no-profit senese Toscana life sciences (Tls) che sta sviluppando – unica in Europa – la ricerca sugli anticorpi monoclonali con l’obiettivo di realizzare un farmaco efficace nella cura dei malati di Covid .

L’operazione

Grazie a questa operazione, che coinvolge anche la Regione Toscana, il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, si assicura a prezzi scontati il futuro farmaco su cui sono puntati gli occhi della comunità scientifica: 200mila dosi nel 2021, un numero di dosi ancora da definire nel 2022 e il diritto d’opzione per le forniture negli anni successivi.Impegni e investimenti sono contenuti nell’accordo di programma che sarà firmato la prossima settimana da ministero dello Sviluppo economico, Regione Toscana, Tls Sviluppo e Invitalia, con durata fino a dicembre 2025.
Quell’accordo prevede anche 26,5 milioni di finanziamenti pubblici a Tls Sviluppo – 26 milioni messi dal Mise (di cui 11 milioni a fondo perduto e 15 milioni di credito agevolato) e 500mila euro dalla Regione Toscana – per fare due cose:
– la sperimentazione degli anticorpi monoclonali che sono stati isolati nel sangue dei pazienti malati (si tratta degli studi clinici di fase 1,2 e 3);
– costruire a Siena un impianto-pilota per gli anticorpi monoclonali a disposizione di start up italiane e di ricercatori (per la produzione di dosi sperimentali, non di quelle per il mercato).

La sperimentazione

Oggi quell’impianto in Italia non esiste, tanto che Tls per produrre le 3mila dosi per la sperimentazione si è rivolta allo stabilimento Menarini di Pomezia. L’obiettivo finale è creare a Siena, intorno a Tls, un centro di rilevanza europea per la lotta alle pandemie. Nel nuovo stabilimento (che sarà ricavato da una vecchia fabbrica di vaccini ex Sclavo) è prevista l’assunzione di 33 persone entro il 2024.
L’operazione segna l’esordio del modello d’intervento statale delineato col “decreto Agosto” (articolo 34, Decreto legge 104/2020) che prevede la possibilità per lo Stato di intervenire a supporto della ricerca e sviluppo anti-Covid per fare in modo che un progetto ritenuto di importanza strategica decolli.
Il finanziamento, a fianco della Regione Toscana, di un programma di ricerca e sviluppo a 5 anni contempla un rischio industriale ma anche un vantaggio: se il progetto andrà a buon fine, lo Stato avrà il farmaco in via esclusiva a prezzo scontato e sarà partner di un progetto dalle grandi potenzialità. Il farmaco a base di anticorpi monoclonali (da iniettare intramuscolo), secondo le previsioni del coordinatore della ricerca, lo scienziato Rino Rappuoli, sarà pronto a fine marzo-inizio aprile prossimo. Gli studi clinici cominceranno la prossima settimana.

 

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