Nel 1991 una scoperta scientifica pubblicata in un articolo sottoposto a revisione paritaria mise a tacere qualunque residuo di dubbio sul variegato ruolo del cuore all’interno del corpo. Il nome della rivista ci fornisce un indizio riguardo alla scoperta: «Neurocardiology».

Tutto è incentrato sull’intimo rapporto che collega fra loro il nostro cuore e il nostro cervello.

Il «piccolo cervello» contenuto nel cuore

Una straordinaria scoperta: il cuore ha un cervello!

La scoperta descriveva questo potente rapporto, che in passato era stato ignorato. Una squadra di scienziati, diretta dal dottor J. Andrew Armour dell’Università di Montreal, aveva scoperto che circa 40.000 neuroni specializzati, denominati neuriti sensori, formano una rete di comunicazione all’interno del cuore stesso. Per chiarezza, il termine neurone descrive una cellula specializzata che può venire sollecitata (stimolata elettricamente) in modo tale da permetterle di condividere informazioni con altre cellule del corpo. Nonostante un vasto numero di neuroni sia ovviamente concentrato nel cervello e lungo il midollo spinale, la scoperta di queste cellule all’interno del cuore, e in minor numero all’interno di altri organi, permette una nuova comprensione del livello di comunicazione vigente in tutto il corpo. I neuriti sono minuscole propaggini che si diramano dal corpo centrale del neurone, per assolvere a diverse funzioni. Taluni prelevano informazioni dal neurone per connettersi ad altre cellule, mentre altri captano segnali da varie fonti e li trasportano verso il neurone.

Ciò che rende talmente eccezionale questa scoperta è che i neuriti presenti nel cuore replicano molte delle stesse funzioni rilevate nel cervello. Detto in parole semplici, Armour e colleghi scoprirono ciò che in seguito ha notoriamente assunto il nome di «piccolo cervello» del cuore. E sono i neuriti specializzati a rendere possibile il piccolo cervello. Citando gli scienziati a cui si deve la scoperta: «Il “cervello del cuore” è una rete intricata di nervi, neurotrasmettitori, proteine e cellule di supporto simili a quelli riscontrabili nel cervello vero e proprio».

Che ruolo ha il cervello del cuore?

Un ruolo chiave del cervello del cuore consiste nel rilevare i cambiamenti che avvengono nell’organismo, quali i livelli degli ormoni e di altre sostanze chimiche, per poi comunicarli al cervello affinché quest’ultimo possa soddisfare adeguatamente i nostri bisogni. Il cervello del cuore espleta questo compito convertendo il linguaggio del corpo (la chimica) nel linguaggio elettrico del sistema nervoso, per renderlo comprensibile al cervello. I messaggi in codice del cuore, per esempio, informano il cervello su quando il nostro fabbisogno di adrenalina aumenta durante una situazione stressante, o su quando è sicuro diminuire la secrezione adrenalitica e concentrarsi sulla costruzione di una risposta immunitaria più forte. Una volta scoperto il piccolo cervello nel cuore, è emerso anche il suo ruolo in varie funzioni non del tutto riconosciute in passato.

 

Fonte: Scienza Conoscenza

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