Il cervello che non smette mai di creare: la neurogenesi anche in età avanzata

Articolo del 15 Settembre 2025

Per molto tempo si è pensato che il cervello umano fosse una sorta di “macchina finita”: una volta raggiunta l’età adulta, non sarebbe più stato in grado di generare nuovi neuroni. L’idea tradizionale era che nascessimo con un numero definito di cellule nervose destinate solo a diminuire con il tempo.

Oggi sappiamo che le cose non stanno così. Studi sempre più numerosi hanno dimostrato che il nostro cervello mantiene la capacità di produrre nuovi neuroni anche in età avanzata, un fenomeno chiamato neurogenesi.

Dove avviene la neurogenesi

La produzione di nuovi neuroni si concentra soprattutto in due aree chiave:

  • L’ippocampo, fondamentale per la memoria e l’apprendimento.
  • Il bulbo olfattivo, legato al riconoscimento degli odori.

È proprio grazie all’ippocampo che possiamo associare nuove informazioni, adattarci ai cambiamenti e mantenere viva la nostra plasticità cognitiva lungo tutto l’arco della vita.

Perché è importante

La scoperta della neurogenesi adulta ha cambiato la nostra visione del cervello. Significa che il sistema nervoso non è rigido, ma plasmabile e dinamico, capace di rigenerarsi anche di fronte all’invecchiamento. Questo apre prospettive interessanti:

  • Mantenimento delle funzioni cognitive: nuovi neuroni possono aiutare a preservare memoria e attenzione.
  • Recupero dopo danni cerebrali: la neurogenesi potrebbe favorire la riparazione, almeno in parte, dopo traumi o malattie.
  • Resilienza emotiva: la formazione di nuovi neuroni nell’ippocampo è collegata anche alla regolazione dell’umore.

Cosa la stimola

Nonostante tenda a ridursi con l’età, la neurogenesi può essere favorita da alcuni fattori:

  • Attività fisica regolare, soprattutto camminata e corsa leggera.
  • Apprendimento e stimoli cognitivi, come leggere, imparare una lingua, suonare uno strumento.
  • Alimentazione equilibrata e ricca di sostanze antiossidanti.
  • Relazioni sociali e benessere emotivo, che hanno un impatto diretto sul cervello.

Una nuova prospettiva sull’invecchiamento

Sapere che il nostro cervello conserva la capacità di rigenerarsi anche in tarda età è un messaggio di grande speranza. Significa che l’invecchiamento non coincide con un declino inevitabile e irreversibile, ma può essere un periodo in cui il cervello continua a crescere, adattarsi e creare nuove connessioni.

In altre parole, la longevità cognitiva non è solo una possibilità teorica: è una realtà biologica che possiamo coltivare con le giuste abitudini di vita.

Per approfondimenti: ILSOLE24ORE

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