Micoterapia: i benefici dei funghi medicinali

Articolo del 09 Dicembre 2020

La micoterapia (da mykes, fungo e therapeìa, terapia), nuova frontiera del benessere, affonda le proprie radici nella medicina tradizionale cinese (MTC) e giapponese. Considerati un importante supporto all’alimentazione, da millenni i funghi medicinali venivano utilizzati con successo e senza effetti collaterali per le loro proprietà e per mantenere uno stato di benessere e longevità.

Dal 1974 (Tokyo) molti studi scientifici e trial clinici ne hanno indagato gli effetti sul sistema immunitario e sull’inibizione della crescita cellulare, confermandone l’efficacia. Gli studi si sono concentrati sulla standardizzazione in polisaccaridi (β e α-glucani), triterpeni, analoghi dei nucleosidi dall’azione farmacologica comparata a quella di Biological Response Modifiers (BRM), enzimi e fibre prebiotiche. L’utilizzo di questi superalimenti naturali, considerati in tutte le loro parti (micelio, corpo fruttifero, spore), si sta diffondendo sempre più anche in Occidente, in particolare negli Stati Uniti e in Europa dove continua a crescere l’interesse verso gli Healthy Superfood (superalimenti salutistici), ovvero i cibi sani naturali e possibilmente con un effetto terapeutico intrinseco.

Scopriamo insieme i benefici della micoterapia e dei funghi medicinali.

Utilizzare i funghi in un’ottica personalizzata

La micoterapia, così come la medicina tradizionale cinese, considera indispensabile lo studio dell’eziologia di una malattia, intervenendo sulle cause, oltre che sul sintomo stesso. Le cause che conducono all’esordio di una patologia sono generalmente personali e dipendono dalla costituzione del soggetto; di conseguenza, è importante utilizzare i funghi in un’ottica personalizzata.

Tutti i funghi possiedono proprietà comuni, ma ogni fungo, a seconda della famiglia a cui appartiene, ha un’attività terapeutica, un impiego di utilizzo diverso e un particolare organo tropismo. Per un corretto approccio alla micoterapia non bisogna avvalersi di un solo fungo o di una sua singola parte, ma selezionare opportunamente i funghi in base al loro organo tropismo e proprietà, utilizzando fungo in toto, estratti, sinergici o fermentati a seconda delle specifiche esigenze, fasi della patologia e reattività psicofisica, per ottimizzarne gli effetti.

Come ci insegnano le medicine tradizionali, la scelta del fungo e del tipo di formulazione deve avvenire tenendo conto del paziente nella sua totalità e reattività psicofisica, basandosi su uno studio e anamnesi accurata e su una valutazione energetica. Questa ponderata scelta di utilizzo aiuta a mantenere una condizione di omeostasi, la cui attività si esplica a livello fisiologico e il cui effetto sintomatico viene immediatamente percepito, sebbene sia sempre consigliabile un utilizzo ciclico trimestrale.

Proprietà dei funghi medicinali

I funghi medicinali sono importanti “adattogeni”, definizione ripresa dalla medicina tradizionale cinese, che li considera sostanze naturali innocue, utilizzabili per lunghi periodi di tempo, senza causare effetti collaterali o stress aggiuntivi. La loro azione si esplica attraverso la normalizzazione aspecifica, indipendentemente dalla direzione dello stato della patologia [1] e tramite il riequilibrio del sistema immunitario, supportando il normale funzionamento di organi e apparati.

Il grande vantaggio è che si tratta di nutraceutici, alimenti funzionali ricchi di amminoacidi, vitamine, oligoelementi, enzimi e proteine, armonicamente equilibrati e naturalmente bilanciati, dotati di attività terapeutiche, grazie al mico-complesso che li rende agenti naturali molto efficaci nel prevenire e gestire diverse problematiche. La nutraceutica fungina si avvale della sinergia di tutte le componenti del fungo, costituito da un vasto spettro di composti bioattivi, la cui assunzione fornisce la più alta disponibilità di alfa- e betaglucani, enzimi, prebiotici, antibiotici naturali, vitamine del gruppo B, ergosterolo (precursore della vitamina D), minerali (come selenio e zinco), amminoacidi essenziali e altre sostanze nutritive.

I funghi medicinali sono regolatori omeostatici, attraverso meccanismi immunitari e neuroendocrini, supportano l’organismo, aumentando la resistenza aspecifica ad agenti stressogeni di diversa natura (tra cui anche agenti chimici, fisici, biologici) modulando, ripristinando e favorendo il mantenimento dell’equilibrio omeostatico. I funghi rendono possibile un’azione di riequilibrio sui quattro sistemi di autoregolazione contemporaneamente: sistema nervoso, sistema endocrino, sistema immunitario e psiche, riuscendo a conservare un equilibrio Pnei, fondamentale per il mantenimento di uno stato di salute.

Efficacia terapeutica

La loro efficacia terapeutica non ci deve sorprendere. Basti pensare che molte delle sostanze farmacologiche utilizzate in medicina sono derivate proprio da questi organismi: antibiotici come la Penicillina, isolata da Penicillium notatum, la Plectasina [2], una defensina isolata da Pseudoplectania nigrella (con attività battericida molto potente), Statine come la Lovastatina [3] da Pleurotus ostreatus, le Monakoline [4] da Monascus purpureus e Altre sostanze come la Ciclosporina [5], isolata da Tolypocladium inflatum (la forma amorfa del Cordyceps subsessilis), la Psilocibina [6], isolata da Psilocybe semilanceata.

Negli ultimi trent’anni molti lavori sperimentali sui funghi hanno evidenziato proprietà antiossidanti, antiipertensive, ipocolesterolemizzanti, epatoprotettive, antifibrotiche, antidiabetiche, antiinfiammatorie, antivirali, antimicrobiche, rigeneranti le mucose gastrointestinali (Leaky-gut-syndrome), non che di modulazione tiroidea, immunologica e di riduzione degli effetti collaterali delle terapie oncologiche, proteggendo la funzione ematopoietica del midollo osseo e migliorando la funzionalità del tratto digerente. Da questo ne consegue un uso razionale nella gestione di alterazioni metaboliche, a supporto di terapie farmacologiche e in caso di situazioni di stress psico-fisico, per un mantenimento di un buono stato di salute.

L’azione della micoterapia si esplica direttamente nel garantire una immunosorveglianza, mantenendo attive le cellule del sistema immunitario, modulando la risposta antitumorale del corpo, aumentando il numero di Natural killer e macrofagi. I funghi vengono utilizzati come immunomodulanti in varie patologie [7]. L’efficacia degli estratti fungini nella regolazione delle citochine e nell’espressione dei linfociti è stata clinicamente dimostrata in pazienti con patologie autoimmuni [8] e oncologiche [9]. Allo stesso modo, le loro proprietà antivirali sono state dimostrate in studi clinici con pazienti affetti da virus come l’HPV [10] e l’HIV [11].

Sicurezza ed efficacia

La sicurezza e l’efficacia del rimedio a base di funghi è data da coltivazioni biologiche, standardizzate, europee e certificate ISO 9001:2000, che effettuano una produzione esclusivamente biologica e seguono gli standard di lavorazione GMP (Good Manufacturing Practices), con il massimo rispetto della natura e del ciclo vitale del fungo. Questo prevede un’essiccazione e lavorazione a freddo entro le dodici ore dalla raccolta, evitando shock termici, accumulo di xenobiotici o l’uso di solventi denaturanti che possano inattivare le sostanze bioattive del fungo.

Il rispetto di questi rigidi parametri ci garantisce estratti con concentrazioni elevate di beta-, alfa-glucani e triterpeni, tali da poter svolgere un’azione a livello fisiologico e permette che le piante in toto mantengano elevato e inalterato il proprio corredo enzimatico, utile per svolgere un’azione sul sistema immunitario di soggetti con sovraccarico tossinico e a rischio di patologie degenerative, per una riduzione dello stress ossidativo e per una detossificazione diretta delle tossine, migliorando l’utilizzazione energetica, il metabolismo cellulare e rivitalizzando le cellule.

 

Fonte:  L’altra medicina

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