Nuove speranze per il Parkinson: le cellule staminali riducono i tremori nei pazienti

Articolo del 09 Giugno 2025

La ricerca scientifica avanza nel trattamento della malattia di Parkinson grazie all’uso innovativo delle cellule staminali. I risultati sono promettenti: pazienti trattati con nuove terapie mostrano una significativa riduzione dei sintomi motori, in particolare dei tremori.

Cos’è il Parkinson?

La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa cronica e progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale. È caratterizzata principalmente da sintomi motori quali tremori a riposo, rigidità muscolare, lentezza nei movimenti (bradicinesia) e instabilità posturale. Alla base della malattia vi è la progressiva perdita di neuroni dopaminergici nella substantia nigra, una regione del cervello che regola il movimento.

Le cellule staminali: una nuova frontiera

Negli ultimi anni, la medicina rigenerativa ha posto l’attenzione sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), che possono essere programmate per diventare neuroni dopaminergici. Queste cellule offrono una potenziale fonte illimitata di neuroni per sostituire quelli danneggiati o persi nel cervello dei pazienti parkinsoniani.

Gli studi recenti

Uno degli studi più promettenti è stato condotto da un team internazionale coordinato da ricercatori giapponesi e americani. Utilizzando cellule staminali derivate da pazienti con Parkinson, i ricercatori sono riusciti a creare neuroni dopaminergici in laboratorio e a trapiantarli con successo nel cervello di modelli animali e, più recentemente, in alcuni pazienti selezionati.

I primi risultati clinici mostrano una riduzione significativa dei tremori e un miglioramento generale della mobilità. In particolare:

  • I pazienti trattati hanno mostrato un miglioramento misurabile tramite le scale di valutazione motoria (UPDRS).
  • Non sono stati osservati effetti collaterali gravi, né segni di rigetto o formazione di tumori.
  • In alcuni casi, i benefici sono stati evidenti già dopo pochi mesi dal trapianto.

Il caso giapponese

Nel 2018, il Giappone è stato il primo paese a testare ufficialmente le iPSC su pazienti con Parkinson. L’équipe del Centro di Ricerca RIKEN ha impiantato cellule iPSC trasformate in neuroni dopaminergici in sette pazienti. A distanza di diversi anni, alcuni di questi pazienti continuano a mostrare miglioramenti nei sintomi, e i dati raccolti stanno guidando studi più ampi in Europa e Nord America.

Prospettive future

Sebbene siamo ancora nelle prime fasi, questi studi aprono la strada a una terapia personalizzata del Parkinson, in cui ogni paziente potrebbe ricevere cellule create a partire dal proprio materiale genetico, riducendo i rischi di rigetto.

Tuttavia, sono necessari ulteriori studi su larga scala per:

  • Confermare l’efficacia a lungo termine;
  • Verificare la sicurezza in diversi sottogruppi di pazienti;
  • Standardizzare le tecniche di produzione e trapianto cellulare.

Conclusione

La terapia con cellule staminali rappresenta una delle più grandi speranze per i pazienti affetti da Parkinson. Se gli attuali risultati saranno confermati, potremmo trovarci di fronte a una vera svolta: non più solo trattamento dei sintomi, ma riparazione reale del danno cerebrale.

Per approfondimenti: ILFATTOQUOTIDIANO

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