Nuovo test genetico rivoluziona le terapie contro il tumore alla prostata

Articolo del 02 Luglio 2025

Negli ultimi anni, la medicina oncologica ha fatto passi da gigante, soprattutto grazie alla genomica. Ora, un nuovo test genetico promette di cambiare radicalmente l’approccio terapeutico al tumore alla prostata, una delle neoplasie più comuni tra gli uomini.

Il test, sviluppato da un team internazionale di ricercatori, consente di analizzare il profilo genetico del tumore prostatico per individuare specifiche mutazioni o alterazioni molecolari. Queste informazioni permettono di classificare i pazienti in base al tipo di tumore e alla probabile risposta alle diverse terapie, soprattutto quelle a bersaglio molecolare e l’immunoterapia.

Tra i geni analizzati figurano BRCA1, BRCA2, ATM e CHEK2, già noti per il loro ruolo nei tumori della mammella e dell’ovaio. La presenza di mutazioni in questi geni nel tumore alla prostata è stata collegata a forme più aggressive ma anche a una maggiore efficacia di farmaci specifici, come i PARP-inibitori.

Perché è importante?

Tradizionalmente, il tumore alla prostata viene trattato con approcci standard, come la chirurgia, la radioterapia e l’ormonoterapia. Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo. Il nuovo test genetico consente di:

  • Personalizzare la terapia, scegliendo il trattamento più efficace in base alle caratteristiche genetiche del tumore;
  • Evitare cure inutili o dannose, riducendo effetti collaterali e migliorando la qualità della vita;
  • Identificare pazienti candidati a studi clinici, aprendo la strada a terapie sperimentali innovative.

Un cambio di paradigma nella diagnosi

L’introduzione di questo test nei protocolli diagnostici segna un’evoluzione verso una medicina di precisione anche in ambito urologico. In alcuni paesi europei e negli Stati Uniti, il test è già stato integrato nella pratica clinica per i pazienti con carcinoma prostatico metastatico o resistente alla castrazione.

Secondo gli esperti, in futuro potrebbe essere utilizzato anche in fase iniziale per prevedere il rischio di recidiva e indirizzare le decisioni terapeutiche sin dalla diagnosi.

Conclusione

Il nuovo test genetico rappresenta una svolta significativa nella lotta contro il tumore alla prostata. Grazie a un’analisi approfondita del DNA tumorale, i medici possono offrire terapie sempre più mirate e efficaci, trasformando un approccio tradizionalmente generalista in un percorso terapeutico su misura. Una speranza concreta per migliaia di uomini ogni anno.

Per approfondimenti: REWRITERS

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