Origine del SARS-CoV-2: aumentano le pressioni sull’OMS

Articolo del 11 Marzo 2021

Sommersa dalle critiche sulla missione a Wuhan, l’OMS rinuncia alla pubblicazione di un report intermedio: passerà direttamente a quello completo.

Il rapporto riassuntivo della missione dell’OMS a Wuhan ampiamente annunciato nei giorni scorsi non ci sarà: pressata dal malcontento della comunità scientifica, insoddisfatta per gli esiti dell’indagine, l’organizzazione ha deciso di pubblicare direttamente il resoconto completo e dettagliato del soggiorno in Cina, nella settimana del 15 marzo. Poiché la curiosità internazionale sui dati raccolti in Cina è molta e legittima, un report di sintesi, per definizione incompleto, non avrebbe soddisfatto le aspettative: meglio rimandare la discussione di qualche giorno e aspettare il rapporto definitivo.

INDAGINI LIBERE?
La decisione, anticipata dal Wall Street Journal, è stata ribadita venerdì 5 marzo in conferenza stampa da Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le limitate informazioni emerse dalla breve missione in Cina degli esperti dell’OMS hanno suscitato critiche e preoccupazioni nella comunità scientifica, che ha sottolineato le pressioni politiche subite dagli scienziati in missione.

Anche se l’ipotesi prevalente e più meritevole di approfondimenti rimane quella del passaggio del virus dai pipistrelli all’uomo, attraverso una specie non ancora individuata, le voci su alcune altre più improbabili origini sarebbero state frettolosamente archiviate, mentre ad altre sembra essere stata data un’enfasi poco “scientifica”.

Per i virologi l’ipotesi di un virus sfuggito da un laboratorio di massima sicurezza rimane estremamente remota, ma i dati presentati dall’OMS per escludere questa teoria non sono sufficienti a mettere a tacere i complottismi; d’altro lato la trasmissione del virus all’uomo attraverso prodotti animali surgelati, caldeggiata dalla propaganda cinese e citata nella conferenza stampa da Wuhan non sembra trovare supporto nei dati.

COMUNICAZIONE OPACA
Altri scienziati sottolineano che al team non sono state passate informazioni cruciali, come le cartelle cliniche dei primi pazienti covid trattati nella città cinese. Il rapporto integrale della missione dovrebbe fugare parte di questi dubbi, motivati anche dalla difficoltà di comunicazione di un tema così delicato proprio dal luogo in cui tutto sembra essere iniziato.

 

Fonte: Focus

LEGGI TUTTE LE ALTRE NEWS