SALUTE: Microbiota, un secondo cervello fondamentale per le difese immunitarie. Ecco come nutrirlo.

Articolo del 05 Ottobre 2020

Viene definito ‘il secondo cervello’, fondamentale non solo per il benessere generale ma anche per le difese immunitarie: ma come possiamo migliorare il nostro microbiota? “Questa popolazione di batteri presente nel nostro intestino va a regolare tutta una serie di funzioni che non sono legate solo alla regolarità intestinale, ma anche a tutte le risposte immunitarie e infiammatorie dell’organismo”, sottolinea a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista INCO (Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità) dell’IRCCS Policlinico San Donato di Milano. “Se ho un microbiota sano e in forze, ho anche le difese immunitarie più alte e quindi un minor rischio di patologie infiammatorie e immunitarie. Il microbiota, infatti, va a favorire proprio l’assorbimento dei farmaci e delle sostanze nutritive come vitamine e sali minerali”.

Come lo possiamo nutrire?
“Sicuramente con i fermenti probiotici, che sono in grado di superare la barriera gastrica arrivando vivi a livello intestinale. Qui lavorano andando a nutrire i batteri. Tra questi probiotici ci sono i noti lactobacilli, il cui habitat naturale è proprio il latte e i derivati del latte. Possiamo introdurre questi probiotici attraverso integratori o yogurt. Ma poi è importante lavorare anche con l’alimentazione in generale”.

Quali alimenti suggerisce?
“Prima di tutto è bene ridurre il consumo di alcolici, bevande gassate, eccessive quantità di zuccheri o di glutine, che portano la flora batterica intestinale a lavorare male. Il glutine, infatti, crea una massa vischiosa che non fa lavorare bene l’intestino, non permettendogli di assorbire correttamente le sostanze nutritive. Vanno bene, invece, tutti i cereali integrali privi di glutine come la quinoa, l’avena, il grano saraceno, che hanno anche più vitamine come la B12 e l’acido folico. Tutti questi micronutrienti vanno a lavorare in maniera positiva sul microbiota, nutrendolo, e favorendo la regolarità intestinale grazie alla fibra. Per lo stesso motivo sono fondamentali anche frutta e verdura. La verdura andrebbe alternata cruda e cotta, possibilmente. Quella cotta dà meno problematiche a livello di gonfiore, ma quella cruda ha più proprietà. Anche i grassi buoni poli o monoinsaturi contenuti nell’avocado, nei semi oleaginosi, nella frutta secca e nel pesce azzurro vanno a nutrire le cellule intestinali del microbiota”.

Come possiamo capire se il microbiota non è a posto?
“Se non si è regolari di intestino ma non solo. Anche le problematiche della pelle sono un sintomo di qualcosa che non funziona adeguatamente a livello intestinale: la dermatite, l’acne, gli eczemi, ma anche il mal di testa frequente sono legati al fatto che il microbiota in quel momento non sta lavorando. Il mal di testa, per esempio, spesso è correlato allo scarso assorbimento di nutrienti come il magnesio. Se l’intestino non assorbe correttamente tutti i nutrienti il nostro corpo ce la fa pagare così”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport