Spermatozoi «inefficienti» : scoperto perché «girano a vuoto»

Articolo del 13 Gennaio 2021

Una nuova ricerca pubblicata su Science svela alcuni meccanismi dell’infertilità tra gli uomini. E suggerisce nuove future vie per riacquistare la possibilità di avere figli.

Gli spermatozoi, normalmente, sono degli eccellenti nuotatori. Grazie a quella sorta di timone che è la loro coda, scientificamente chiamata flagello, vanno difilato verso l’ovulo femminile che devono fecondare per dare origine a un embrione e, quindi, a una gravidanza. Ma qualche volta le loro performance sono davvero scarse, non vanno diritti alla meta e finiscono per girare su se stessi. È l’effetto «spinning» e il risultato è l’incapacità di procreare. Una nuova ricerca, che ha avuto l’onore dell’ultima copertina di Science, spiega il perché e apre la strada a futuri nuovi trattamenti dell’infertilità maschile.

Lo studio

Arriviamo allora alla notizia, raccontata con i termini scientifici. Un gruppo di ricercatori dell’Institut Curie e dell’Istitut Cochin di Parigi (Francia) , del Max Plank Institute di Dresda e dell’Università di Bonn (Germania) e dello Human Technopole di Milano, rappresentato da Gaia Pigino dove è «associate leader» del Centro di ricerca in Biologia Strutturale, hanno individuato, nei topi, il meccanismo molecolare grazie al quale gli spermatozoi mantengono la direzione nei loro spostamenti verso l’ovocita. Quando questo meccanismo non funziona, la fertilità è compromessa. E i problemi, legati alla scarsa mobilità degli spermatozoi, danno conto dell’80 per cento dei casi di infertilità maschile.

Le premesse

Vediamo allora nel dettaglio i risultati dello studio, con una premessa. Molte cellule dell’organismo umano hanno un organello, chiamato ciglio, che può avere diverse funzioni: motorie (come quelle del flagello dello spermatozoo), sensorie (che permettono di percepire l’ambiente, come le cellule della retina o dell’olfatto) e di comunicazione le une con le altre. «Nel corpo umano le ciglia sono fondamentali e si trovano pressoché ovunque: dai neuroni alle cellule epiteliali (cosiddette di rivestimento, ndr) di reni e polmoni e agli spermatozoi – commenta Gaia Pigino che è anche group leader al Max Planck Institute di Molecular Biology and Genetics a Dresda – E a proposito di comunicazione fra cellule: nelle fasi di sviluppo dell’embrione, per esempio, l’azione delle ciglia sono fondamentali perché portano al corretto “posizionamento” e sviluppo di organi e tessuti».

I risultati

Veniamo adesso ai risultati dello studio che riguardano le ciglia con funzione motoria e, in particolare, il flagello degli spermatozoi. La loro struttura è formata da microtubuli, una specie di filamenti , composti da una proteina chiamata tubulina. Normalmente alcuni enzimi aggiungono a questa tubulina un aminoacido, chiamato glicina (gli aminoacidi sono i mattoni con cui sono costruite le proteine): è proprio la presenza di quest’ultimo che “fa nuotare” gli spermatozoi. Se manca, come nei topi usati nell’esperimento pubblicato su Science, gli spermatozoi non nuotano più, ma girano su se stessi. E sono incapaci di fecondare l’ovulo. È l’effetto spinning.

I meccanismi

Capire questi meccanismi significa poter ipotizzare nuove cure per la sterilità maschile, ma non solo. «Con l’avanzamento della conoscenza delle caratteristiche di ciglia e flagelli – precisa Gaia Pigino – sarà possibile correlare il loro funzionamento a un numero crescente di patologie, definite come cigliopatie, tra cui non c’è solo l’infertilità, ma anche altre condizioni come l’idrocefalo, certe malattie delle vie aeree, malattie policistiche del rene, fegato e pancreas, disfunzioni cognitive, nonché malattie della retina, difetti dell’udito e dell’olfatto. Sebbene si tratti ancora di una ricerca di base, conoscere sempre meglio questi organelli ci permetterà di sviluppare in futuro studi per curare pazienti affetti da queste patologie”»

Gli sviluppi

Gaia Pigino lo farà anche all’Human Technopole, all Centro di Biologia strutturale , guidato da Alessandro Vannini. Il centro è una delle cinque aree di ricerca su cui si concentrerà Human Technopole che, lo ricordiamo, è il nuovo istituto italiano di ricerche per la vita, situato nel cuore di Mind l’area di Milano dove si è svolto l’Expo 2015 .Morale alternativa? Se, in futuro, Woody Allen dovesse riscrivere il capitolo «Cosa succede durante l’eiaculazione» del suo film «Quello che avreste voluto sapere sul sesso, ma non avete mai osato chiedere», forse dovrebbe tenere conto anche di queste nuove ricerche.

 

Fonte: Corriere della Sera

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