Ritiro di lotti di Coca-Cola per presenza di clorati: cosa sta succedendo e quali sono i rischi per la salute

Articolo del 26 Maggio 2025

In alcuni Paesi europei, diversi lotti di lattine e bottiglie di Coca-Cola sono stati ritirati dal mercato a causa della presenza anomala di clorati, sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute. Il provvedimento è stato disposto in seguito a controlli di qualità che hanno rilevato il superamento dei limiti consentiti di queste sostanze nell’acqua utilizzata durante il processo di produzione.

Il richiamo è avvenuto a scopo precauzionale, e riguarda prodotti imbottigliati in specifici stabilimenti e distribuiti in determinate aree del mercato europeo. Le autorità sanitarie locali hanno diffuso comunicazioni ufficiali per informare i consumatori sui lotti coinvolti.

Cosa sono i clorati

I clorati sono sottoprodotti della disinfezione dell’acqua, specialmente quando vengono utilizzati agenti come il biossido di cloro o l’ipoclorito di sodio. Sebbene solitamente presenti in quantità molto ridotte, livelli eccessivi possono costituire un rischio per la salute umana.

Rischi per la salute

L’esposizione prolungata a clorati può avere vari effetti negativi sull’organismo:

  • Disfunzioni tiroidee: i clorati possono interferire con l’assorbimento dello iodio, ostacolando la produzione di ormoni tiroidei, con particolare rischio per bambini e donne in gravidanza.
  • Danni ai globuli rossi: possono compromettere la capacità del sangue di trasportare ossigeno, con sintomi quali stanchezza e debolezza.
  • Effetti sui reni: in concentrazioni elevate, i clorati possono danneggiare la funzione renale.

Secondo quanto riferito dalle autorità, i livelli rilevati non comportano rischi immediati, ma il consumo regolare di bevande contaminate potrebbe determinare problemi nel lungo periodo.

I lotti coinvolti

I lotti interessati includono lattine e bottiglie in vari formati (330 ml, 500 ml, 1,5 L) con date di scadenza comprese tra luglio e settembre 2025. I consumatori dei Paesi coinvolti sono invitati a verificare i codici lotto sulle etichette e a non consumare i prodotti eventualmente interessati.

Le bevande possono essere restituite presso i punti vendita per il rimborso o la sostituzione.

La risposta di Coca-Cola

Coca-Cola ha dichiarato di aver avviato il ritiro in modo volontario e in collaborazione con le autorità competenti. L’azienda ha assicurato di aver già adottato misure per individuare le cause della contaminazione e migliorare i controlli lungo tutta la filiera produttiva.

Conclusione

Il ritiro di Coca-Cola in alcuni mercati europei per la presenza di clorati mette in evidenza l’importanza dei controlli sulla qualità dell’acqua utilizzata nei processi industriali. Pur non costituendo un’emergenza sanitaria, si tratta di un episodio che richiama l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della trasparenza nella produzione alimentare.

I consumatori sono invitati a restare informati attraverso i canali ufficiali e a segnalare eventuali prodotti sospetti alle autorità sanitarie del proprio Paese.

Per approfondimenti: ILFATTOQUOTIDIANO

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