Allergia e intolleranza: le differenze da conoscere

Articolo del 27 Giugno 2025

Nel linguaggio comune, i termini allergia e intolleranza vengono spesso confusi o usati come sinonimi. Tuttavia, si tratta di due condizioni molto diverse tra loro, sia per cause che per manifestazioni cliniche. Capire le differenze è fondamentale per una corretta diagnosi e per adottare le giuste strategie di prevenzione e trattamento.

Che cos’è un’allergia alimentare?

L’allergia è una risposta anomala del sistema immunitario nei confronti di una sostanza normalmente innocua, chiamata allergene. Quando una persona allergica entra in contatto con l’allergene (ad esempio proteine del latte, delle arachidi, o del pesce), il sistema immunitario reagisce producendo anticorpi IgE, che scatenano una reazione infiammatoria.

Sintomi dell’allergia

  • Orticaria o eruzioni cutanee
  • Prurito alla bocca, occhi o pelle
  • Gonfiore (soprattutto di labbra, volto, gola)
  • Problemi respiratori (asma, rinite)
  • Nausea, vomito, diarrea
  • Anafilassi (in rari casi, una reazione grave e potenzialmente letale)

Le reazioni allergiche sono spesso immediate e possono essere molto intense anche in risposta a piccolissime quantità dell’allergene.

Che cos’è un’intolleranza alimentare?

L’intolleranza è una reazione non immunitaria che si verifica quando l’organismo ha difficoltà a digerire o metabolizzare una determinata sostanza. Una delle intolleranze più comuni è quella al lattosio, causata dalla carenza dell’enzima lattasi, necessario per digerire lo zucchero del latte.

Sintomi dell’intolleranza

  • Gonfiore addominale
  • Flatulenza
  • Crampi intestinali
  • Diarrea o stitichezza
  • Nausea

I sintomi dell’intolleranza sono generalmente dose-dipendenti: più si consuma della sostanza “incriminata”, più i disturbi sono evidenti. Di solito si manifestano dopo alcune ore dall’ingestione.

Conclusioni

Sebbene allergie e intolleranze possano entrambe provocare disturbi legati all’alimentazione, si tratta di condizioni molto diverse per origine, diagnosi e gestione. Un corretto inquadramento da parte di un medico – spesso attraverso test specifici – è fondamentale per distinguere le due situazioni e intraprendere il percorso più adatto per il benessere della persona.

In caso di sospetta reazione a un alimento, è sempre bene evitare l’autodiagnosi e rivolgersi a un professionista della salute.

Per approfondimenti: LALTRAMEDICINA

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