Caffè: i benefici che non ti aspetti (e quando è meglio evitarlo)

Articolo del 22 Agosto 2025
Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo, con una storia secolare che unisce tradizione, cultura e piacere quotidiano. Ma oltre al suo aroma inconfondibile e al suo ruolo sociale, il caffè è anche al centro di un ampio dibattito scientifico: fa bene o fa male alla salute?
I benefici del caffè
Numerose ricerche hanno dimostrato che, se consumato in quantità moderate, il caffè può avere effetti positivi:
- Stimolo cognitivo: la caffeina migliora attenzione, memoria a breve termine e capacità di concentrazione.
- Metabolismo: accelera leggermente il metabolismo, aumentando la spesa energetica.
- Protezione cardiovascolare: alcuni studi hanno evidenziato che un consumo moderato (3-4 tazze al giorno) può ridurre il rischio di ictus e malattie coronariche.
- Effetto antiossidante: il caffè contiene polifenoli e altre sostanze che contrastano lo stress ossidativo.
- Riduzione del rischio di alcune malattie: evidenze scientifiche collegano il consumo regolare a un minor rischio di diabete di tipo 2, morbo di Parkinson e alcune forme di tumore.
I rischi del caffè
Nonostante i benefici, il caffè presenta anche potenziali rischi, soprattutto se assunto in eccesso o in soggetti sensibili:
- Disturbi del sonno: la caffeina può causare insonnia, agitazione e difficoltà ad addormentarsi.
- Ansia e tachicardia: dosi elevate possono aumentare l’ansia e indurre palpitazioni.
- Disturbi gastrointestinali: l’acidità del caffè può peggiorare reflusso e gastrite.
- Dipendenza: l’assunzione abituale può portare a tolleranza e sintomi di astinenza (mal di testa, irritabilità) se sospeso bruscamente.
- Rischi in gravidanza: un consumo elevato è associato a basso peso alla nascita e complicanze, perciò si raccomanda di limitarsi a non più di una tazzina al giorno.
Quanto caffè è “troppo”?
Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), una dose giornaliera fino a 400 mg di caffeina (pari a circa 3-4 tazzine di espresso) è generalmente sicura per gli adulti sani. Superare queste quantità aumenta il rischio di effetti collaterali.
Conclusione
Il caffè non è un nemico della salute, ma nemmeno una panacea: i suoi effetti dipendono da quantità, sensibilità individuale e stile di vita complessivo. Un consumo moderato, integrato in una dieta equilibrata, può offrire benefici, mentre l’abuso può trasformare la bevanda più amata dagli italiani in una fonte di disturbi.
Come spesso accade in nutrizione, la chiave sta nell’equilibrio: gustare un buon caffè può essere un piacere sano, purché senza esagerare.
Per approfondimenti: LALTRAMEDICINA