Covid. Obiettivo 500 mila vaccinazioni al giorno e 80% popolazione vaccinata entro settembre. Ecco il piano vaccini del commissario Figliuolo

Articolo del 14 Marzo 2021

Per riuscirci coinvolto l’intero sistema Paese. Moltiplicati i punti vaccinali, arruolati medici di famiglia, dentisti, specialisti ambulatoriali, medici sportivi e del lavoro, specializzandi, farmacisti e infermieri. Tre le linee operative della campagna: approvvigionamento e distribuzione, monitoraggio costante dei fabbisogni e capillarizzazione della somministrazione. Atteso l’arrivo di 84 milioni di dosi prima dell’autunno. L’1,5% delle dosi messe da parte come riserva per emergenze.

IL PIANO

Almeno 500mila vaccinazioni al giorno, per raggiungere l’immunità di gregge all’80% entro metà settembre. Questo l’obiettivo annunciato ieri pomeriggio dal premier Mario Draghi e oggi messo nero su bianco in un documento del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo.

Il documento, elaborato in armonia con il Piano nazionale presentato in Conferenza Unificata giovedì scorso, fissa le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale. La governance sarà accentrata a fronte di una esecuzione decentrata, con una catena di controllo snella.

I due pilastri per condurre una rapida campagna sono la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l’incremento delle somministrazioni giornaliere.

L’obiettivo è appunto quello di raggiungere a regime il numero di almeno 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila.

Per farcela sarà coinvolto l’intero sistema Paese:
Ministero dell’Interno
Supporta la campagna vaccinale con gli assetti della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, e per gli aspetti di Pubblica Sicurezza

Ministero della Difesa
Contribuisce con le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri alla riuscita del piano vaccinale

Ministero dell’Economia e delle Finanze
Supporta la Struttura Commissariale per gli aspetti afferenti alle risorse finanziarie e con gli assetti della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli

Ministero della Salute
Con la collaborazione di AIFA, AGENAS, ISS e CSS, definisce e propone al Parlamento obiettivi e linee guida in termini di priorità e modelli sanitari di intervento

Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie
Referente per gli aspetti della collaborazione tra Stato, Regioni e Autonomie locali

Dipartimento della Protezione Civile
Si raccorda con la Struttura Commissariale, rendendo disponibili le componenti e le strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile

Regioni e Provincie Autonome
Definiscono i piani regionali, seguendo le indicazioni stabilite a livello centrale e, attraverso le aziende sanitarie, organizzano sul campo le attività di somministrazione e registrazione, anche con la collaborazione delle strutture regionali di protezione civile se necessario

Croce Rossa Italiana assieme alle altre associazioni di volontariato contribuiscono alla realizzazione e al funzionamento dei centri vaccinali con personale sanitario ed assetti organizzativi

Sistema Paese
Oltre agli attori istituzionali, tutto il Sistema Paese contribuisce a pieno titolo alla campagna vaccinale. Ad esempio, Poste Italiane supporta molte Regioni con i propri sistemi informativi e contribuisce all’attività di distribuzione con SDA Express Courier

Tre le linee operative della campagna:
1)
 Approvvigionamento e distribuzione, attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder. Ad oggi sono state approvvigionate 7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno.

2) Monitoraggio costante dei fabbisogni con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione. Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa. Si interverrà inoltre anche secondo il principio del punto di accumulo, concentrando le risorse necessarie verso aree cluster e di piccoli dimensioni in stato di particolare necessità. Il monitoraggio comprenderà anche l’analisi coordinata delle disponibilità manifestate da numerose realtà del Sistema Paese, al fine di indirizzare al meglio le risorse.

3) Capillarizzazione della somministrazione, incrementando la platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila).

Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione – anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti.

Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili.

Capitolo a parte è quello del potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1.733 punti vaccinali (dato in crescita). Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.

Verrà inoltre potenziata l’infologistica, con l’adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna.

A livello operativo è stato istituito un tavolo permanente per verificare quotidianamente l’andamento delle attività sul terreno. Al tavolo, coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome, con l’eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.

 

Fonte: QuotidianoSanità.it

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