I test clinici coinvolgeranno oltre 800 pazienti in 14 centri sperimentali del Paese. La terapia sarà somministrata attraverso un’iniezione intramuscolo, grazie all’estrema potenza di neutralizzazione mostrata finora nell’ambito di studi preclinici che permette l’impiego di un dosaggio più basso rispetto ad altri trattamenti analoghi finora utilizzati.

È pronta a partire la fase II/III della sperimentazione clinica di MAD0004J08, l’anticorpo monoclonale umano anti Covid19 individuato dal Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab, team di ricerca della Fondazione Toscana Life Sciences coordinato dal Professor Rino Rappuoli. Si è infatti conclusa la fase clinica I, svolta all’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e al Centro di Ricerche Cliniche di Verona su 30 volontari adulti sani, volta ad assicurare adeguati profili di sicurezza e tollerabilità del farmaco.

La fase II/III di sperimentazione coinvolgerà 14 centri sperimentali sul territorio nazionale: Roma, Piacenza, Trieste, Pavia, Foggia, Siena, Vercelli, Verona, Milano, Parma, Pisa, Firenze, Napoli, Avellino.

L’anticorpo monoclonale di TLS sarà testato su oltre 800 pazienti adulti con infezione da SARS-CoV-2, risultati positivi al tampone da non più di 72 ore, asintomatici o moderatamente sintomatici.

“Si tratta – spiega una nota della Fondazione – di uno studio randomizzato in doppio cieco, stratificato, controllato verso placebo, adattivo in due fasi: la prima per definire il dosaggio ottimale dell’anticorpo monoclonale e la seconda fase come studio di efficacia”.

Il protocollo d’indagine sarà gestito dai singoli centri ospedalieri coinvolti che si occuperanno dello screening e del successivo arruolamento dei pazienti secondo i criteri dello studio. In seguito all’arruolamento e alla somministrazione dell’anticorpo, i pazienti verranno seguiti presso il loro domicilio e saranno previste visite periodiche al centro ospedaliero.

Alla fine della prima fase dello studio, i risultati delle indagini cliniche saranno sottoposti ad analisi ed inoltrati alle autorità regolatorie per la richiesta di approvazione dell’anticorpo per l’uso emergenziale e, in concomitanza, è previsto l’avvio della seconda fase di studio. Il clinical trial management di queste fasi di sperimentazione sarà coordinato, per conto di TLS Sviluppo, dalla Contract Research Organization (CRO) OPIS.

Una delle novità risiederà nel fatto che la terapia in sperimentazione viene somministrata attraverso un’iniezione intramuscolo, “grazie all’estrema potenza di neutralizzazione mostrata finora nell’ambito di studi preclinici che permette l’impiego di un dosaggio più basso rispetto ad altri trattamenti analoghi attualmente in uso”, spiega la nota.

MAD0004J08 è risultato capace di neutralizzare anche la variante “inglese” e virus che contengono le mutazioni chiave delle varianti sudafricana e brasiliana, come emerge dal lavoro scientifico “Extremely potent human monoclonal antibodies from convalescent COVID-19 patients”.

Inoltre, su licenza della Fondazione TLS, nell’ambito di una collaborazione già attiva, DIESSE Diagnostica Senese ha utilizzato il mABs J08 per sviluppare un test diagnostico dedicato al terapeutico e impiegato nell’ambito della sperimentazione clinica per misurare la quantità di anticorpi neutralizzanti nel sangue dei pazienti. Attraverso la quantificazione degli anticorpi circolanti potrà quindi essere definita l’efficacia della terapia stessa.

L’anticorpo monoclonale MAD0004J08 è stato prodotto, per conto di TLS, per la fase di sperimentazione clinica da Menarini Biotech, presso il proprio stabilimento di Pomezia, e infialato dall’Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini di Aprilia. La fase di sviluppo si è svolta nell’ambito del Joint Venture Agreement siglato con AchilleS Vaccines, che ha condotto fino all’inizio della sperimentazione clinica, e con la successiva collaborazione nell’ambito del Project Management e supporto regolatorio e autorizzativo.

 

Fonte: QuotidianoSanità.it

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