Un livello moderato di stress può favorire la memoria di lavoro, a patto che duri poco e che chi lo prova possa contare su una rete di supporto.

Quante volte vi sentite stressati nel corso della giornata? Una (magra) consolazione per quando accadrà: anche se lo stress non è mai piacevole, in dosi contenute sembra favorire la capacità di ricordare. Secondo uno studio statunitense basato sulle esperienze di 1.200 giovani adulti, livelli bassi o moderati di stress potrebbero migliorare la memoria di lavoro, il magazzino momentaneo dal quale peschiamo le informazioni che ci servono. Tuttavia, se l’ansia supera una certa soglia, questi benefici vanno vanificati.

UNA PICCOLA PROVA

Un gruppo di neuroscienziati dell’Università della Georgia ha chiesto ai partecipanti di eseguire un test di memoria in cui dovevano riconoscere alcuni utensili e volti, mentre la loro attività cerebrale veniva monitorata. I livelli di stress percepiti dai volontari sono stati catturati in un questionario di autovalutazione.

Chi si era sentito molto sotto pressione ha mostrato una minore attivazione delle aree cerebrali che governano la memoria di lavoro. Chi invece aveva provato livelli bassi o moderati di stress non solo ha mostrato un’elevata attivazione della memoria di lavoro, ma ha anche ottenuto migliori risultati nel test proposto.

TENERSI PRONTI

Come ipotizzato in precedenza esisterebbe dunque un collegamento tra stress e memoria, anche se l’analisi statunitense, pubblicata sulla rivista scientifica Neuropsychologia, ha indagato la relazione solo in modo indiretto, senza stabilire un rapporto causa-effetto.

Una possibile spiegazione, appurata anche in studi su animali, è che una piccola dose di stress aiuti ad anticipare i problemi futuri e a prepararsi di conseguenza. Obbligando a una riorganizzazione mentale che serve ad affrontare i momenti di difficoltà successivi.

IL TROPPO STROPPIA

La condizione fondamentale per mantenere questo guadagno è che lo stress non sia persistente nel tempo, né eccessivo. È infatti noto che livelli continuativi di stress sono dannosi per la salute fisica e mentale.

Troppo stress fa accumulare tensione muscolare, salire la pressione, favorisce problemi cardiaci e immunitari e le malattie dell’intestino nonché – guarda caso – una cattiva funzionalità della memoria di lavoro.

CON UN AIUTO È MEGLIO

Fortunatamente il contesto sociale aiuta ad ammortizzare lo stress e a tenerlo a livelli governabili. Nello studio, i partecipanti che potevano contare su una solida rete di supporto familiare o amicale hanno dimostrato di saper gestire la tensione meglio di altri. Sapere di avere molto aiuto a disposizione è quindi un cuscinetto salvavita, e salva-memoria.

 

Fonte: Focus

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