Lavaggio delle mani: il semplice gesto che può prevenire milioni di infezioni

Articolo del 10 Dicembre 2025
Lavarsi le mani con acqua e sapone resta una delle misure più efficaci e accessibili per prevenire la diffusione di malattie infettive. Secondo l’Unicef, questa pratica può ridurre fino al 30% le malattie diarroiche e fino al 20% le infezioni respiratorie acute. Eppure, nel mondo l’accesso a strutture adeguate è ancora profondamente diseguale.
Un gap globale che mette a rischio soprattutto i bambini
I dati diffusi dall’Unicef in occasione della Giornata Mondiale del Lavaggio delle Mani (“Global Handwashing Day”), dedicata nel 2024 al tema “Diventa un eroe nel lavaggio delle mani!”, mostrano una realtà preoccupante:
- 2,3 miliardi di persone non hanno la possibilità di lavarsi le mani con acqua e sapone nelle proprie abitazioni.
- Quasi la metà delle scuole nel mondo è priva di postazioni adeguate per l’igiene delle mani, una condizione che coinvolge 802 milioni di bambini esponendoli a rischi del tutto evitabili.
Come sottolinea Nicola Graziano, Presidente di Unicef Italia, “l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici non è un privilegio, ma un diritto umano essenziale”. La mancanza di questi servizi può compromettere salute, istruzione e futuro di milioni di minori.
Progressi importanti, ma ancora insufficienti
Tra il 2015 e il 2024, grazie a interventi mirati, 1,6 miliardi di persone hanno ottenuto l’accesso ai servizi igienici di base. A livello globale, la copertura è salita dal 66% all’80%. I progressi maggiori si registrano nelle aree rurali, passate dal 52% al 71%, mentre nelle zone urbane la copertura è rimasta stabile all’86%.
Solo nel 2024 l’azione umanitaria dell’Unicef ha garantito:
- acqua potabile a oltre 41 milioni di persone
- servizi igienico-sanitari di base a 18 milioni
- servizi igienici più sicuri a 20,9 milioni di individui in contesti di emergenza e sviluppo
Molte comunità restano indietro
Nonostante i progressi, il divario resta enorme:
- 1,7 miliardi di persone non dispongono di servizi igienici di base
- 611 milioni non hanno alcuna struttura per lavarsi le mani
- 3,4 miliardi non hanno accesso a servizi igienico-sanitari gestiti in sicurezza
- Nei Paesi meno sviluppati la probabilità di non avere accesso ai servizi essenziali è più che doppia rispetto al resto del mondo, e più che tripla per quanto riguarda gli impianti idrici di base
Un gesto semplice che salva vite
Promuovere l’igiene delle mani non è soltanto una buona abitudine: significa prevenire infezioni potenzialmente letali, ridurre la diffusione di batteri e virus, e tutelare le comunità più vulnerabili. Investire nell’accesso all’acqua e ai servizi igienici significa investire in salute, dignità e futuro.
Per approfondimenti: QUOTIDIANOSANITA
