Overthinking: quando pensare troppo diventa un ostacolo

Articolo del 15 Ottobre 2025

L’overthinking (letteralmente “pensare troppo”) è la tendenza a rimuginare in modo eccessivo su eventi passati o futuri, decisioni, errori o possibili scenari. Non si tratta di semplice riflessione, ma di un circolo vizioso di pensieri che non porta a soluzioni concrete, anzi, alimenta ansia, stress e senso di impotenza.

Molti credono che pensare tanto significhi essere più razionali o preparati. In realtà, l’overthinking è come una ruota che gira a vuoto: consuma energia mentale, ma non porta avanti.

Gli effetti dell’overthinking sul cervello

Pensare troppo non è solo una questione psicologica: ha effetti neurobiologici reali.

  • Iperattivazione della corteccia prefrontale: questa zona è responsabile del pensiero analitico e del processo decisionale. Nell’overthinking, è come se restasse “bloccata in modalità analisi”, impedendo al cervello di passare all’azione.
  • Aumento dei livelli di cortisolo: quando la mente resta intrappolata nei pensieri, il corpo percepisce una minaccia costante, anche se non reale. Questo mantiene alti i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che a lungo andare può compromettere memoria, concentrazione e qualità del sonno.
  • Riduzione dell’attività del sistema limbico: le emozioni vengono regolate con difficoltà: il cervello fatica a distinguere tra problemi concreti e paure immaginarie. È come vivere in un costante stato di “allerta”.
  • Sovraccarico mentale e stanchezza cognitiva: l’overthinking consuma risorse mentali: più ci si sforza di trovare risposte, meno energia resta per affrontare la realtà in modo lucido.

Come fermare (o ridurre) l’overthinking

Non si può smettere di pensare, ma si può imparare a pensare meglio. Ecco alcune strategie efficaci, supportate dalla psicologia cognitiva e dalle neuroscienze:

  1. Pratica la consapevolezza (Mindfulness): allenarsi a osservare i propri pensieri senza giudicarli aiuta a interrompere il flusso automatico del rimuginio. Anche pochi minuti al giorno di respirazione consapevole o meditazione possono ridurre l’attività eccessiva della corteccia prefrontale.
  1. Dai un limite di tempo al pensiero: stabilisci un “tempo per pensare”: ad esempio 10 minuti per riflettere su un problema, poi chiudi il tema e passa all’azione. Questo allena il cervello a distinguere tra riflessione utile e inutile.
  1. Sposta l’attenzione sul corpo: attività fisiche come camminare, fare yoga o semplicemente muoversi aiutano a liberare la mente e ridurre il cortisolo.
  1. Scrivi i pensieri: mettere nero su bianco ciò che ti passa per la testa aiuta a “scaricare” la mente. Vedere i pensieri sul foglio li rende più concreti e gestibili.
  1. Allenati al pensiero pratico: chiediti: “Questo pensiero mi serve a qualcosa?”. Se la risposta è no, prova a sostituirlo con un’azione concreta o con un’attività che ti assorba (leggere, ascoltare musica, cucinare…).
  1. Accetta l’incertezza: molto overthinking nasce dal bisogno di controllo. Accettare che non tutto può essere previsto o risolto è uno dei passi più potenti per ritrovare la calma mentale.

In sintesi

L’overthinking è un meccanismo comune, ma se diventa cronico può sabotare la nostra salute mentale e il nostro benessere cognitivo. La buona notizia è che il cervello è plastico: con un po’ di allenamento, è possibile insegnargli a “lasciar andare” e a ritrovare equilibrio tra pensiero e azione.

Per approfondimenti: SCIENZAECONOSCENZA

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