Cinemambiente Junior, i film sulla sostenibilità che tutti i ragazzi dovrebbero vedere

Articolo del 10 Febbraio 2021

L’educazione ambientale passa anche da un film. A dimostrarlo è la rassegna per ragazzi di Cinemambiente Junior. Gratuita e online.

Scuola, cinema, educazione ambientale. È una triangolazione perfetta quella messa in campo dai Fridays di Cinemambiente Junior, una speciale rassegna di film sulla sostenibilità destinata alle scuole che ha già fatto registrare il tutto esaurito, con l’adesione di diecimila studenti. Per chi non è riuscito a prenotare, il consiglio è di prendere nota dei titoli, che vi presentiamo anche in questo articolo, per non perdere future occasioni di visione offerte dalle piattaforme streaming o altri canali.

Cinemambiente Junior va a scuola

Se nel 2019 le classi scolastiche avevano potuto riempire le sale del Cinema Massimo di Torino grazie a Cinemambiente Junior, nell’anno della pandemia si sono dovute accontentare della visione online (come i tempi impongono). Una formula che perde tutta la magia della visione in sala, ma che ha avuto anche un vantaggio: quello di allargare la platea di utenti, raggiungendo scuole di tutto il Paese.

Un film ogni venerdì, il programma di Cinemambiente Junior

L’iniziativa dei Fridays di Cinemambiente Junior, partita il 29 gennaio e attiva fino a metà aprile, si svolge su diverse piattaforme digitali e si inserisce nel programma dedicato ai più giovani della 23esima edizione del festival Cinemambiente. Il cartellone prevede dieci titoli ad accesso gratuito (previa prenotazione), che si alternano ogni venerdì (giorno simbolo per il movimento ambientalista dei Fridays for Future) e sono visibili per tutta la settimana seguente. Ad ogni titolo sono state dedicati mille posti virtuali, tutti prenotati in tempi record.

I film sono stati selezionati dai programmi ufficiali delle ultime edizioni del festival e pensati in modo specifico per i tre ordini scolastici (scuola primaria e scuole secondarie di primo e secondo grado). Tante storie e documentari per approfondire temi green, prendere coscienza del profondo legame tra uomo e natura e imparare nuove pratiche sostenibili. Il tutto godendo di immagini mozzafiato di luoghi lontani, incontrando giovani attivisti di tutto il mondo e potendo osservare coi propri occhi le conseguenze devastanti dell’antropizzazione. Spunti da mettere a frutto in classe, anche con l’aiuto degli incontri virtuali, proposti da Cinemambiente a margine della visione, con esperti di associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente e del territorio, come Legambiente, WWF – Italia e Slow Food.

Il cinema, uno strumento didattico privilegiato

Il cinema è sempre stato un mezzo potentissimo per smuovere le coscienze e raccontare storie capaci di rimanere impresse a lungo. Ecco perché è facile intuire come la visione di film e documentari si possa rivelare un’esperienza preziosa anche per costruire la propria coscienza ambientale e sociale fin da piccoli.

Ad esserne convinta è Maura Tosco, professoressa del liceo classico Monti di Chieri (To), da tempo in prima linea nella promozione di progetti ambientali nella sua scuola. “Grazie alla lungimiranza del dirigente scolastico, ho avuto la possibilità di destinare una parte delle mie ore di insegnamento a queste attività”, spiega la professoressa, che alle lezioni di scienze motorie può così affiancare anche progetti green e iniziative legate alla salute e alla mobilità sostenibile. Una possibilità che ha permesso a molti dei 1300 studenti dell’istituto di partecipare già in passato a Cinemambiente.

Cinemambiente, un megafono per la cultura ambientale

Inaugurato nel 1998, il festival Cinemambiente ha consolidato negli anni il suo ruolo di megafono per tematiche legate alla sostenibilità e alla tutela del pianeta. Un impegno concreto di divulgazione e intrattenimento, che dal nostro Paese ha preso il largo anche all’estero con la fondazione del Green Film Network (associazione che riunisce le più importanti rassegne cinematografiche internazionali a tema ambientale).

A confermare il valore della missione del festival è stata anche la crescente adesione da parte dei giovani e dei giovanissimi, sempre più coinvolti e protagonisti della rivoluzione green in atto. In quest’ottica si sono sviluppate negli ultimi anni tutte le attività connesse a Cinemabiente Junior: non solo una programmazione specifica per questa fascia di pubblico, ma anche concorsi di cortometraggi, laboratori e tante iniziative.

Un’impresa realizzata col sostegno indispensabile della scuola, luogo privilegiato di apprendimento e crescita per i ragazzi. “Quando un film viene visto in classe o insieme ai propri compagni e insegnanti la risonanza è maggiore, perché si ha la possibilità di discuterne e approfondire”, spiega la professoressa Tosco, che nel suo istituto può contare anche su una commissione ambiente, formata da docenti, genitori e studenti.

Educazione civica a scuola, un tassello culturale importante

Il tema dell’educazione ambientale da quest’anno ha trovato uno spazio più definito nei programmi scolastici, grazie alla reintroduzione dell’educazione civica come materia obbligatoria in tutti i gradi d’istruzione. Un aspetto molto positivo è che il programma prevede tra gli argomenti anche quello dello sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

“L’inserimento dell’educazione civica tra le materie di studio ci ha permesso di istituzionalizzare tutte le attività legate ai temi ambientali”, spiega la professoressa Tosco. “Finora l’approccio era stato più pragmatico, mentre ora potrà diventare un tassello culturale importante. Attraverso la nostra commissione ambientale per esempio noi abbiamo inserito un tema preciso per ogni annualità. Purtroppo le difficoltà correlate alla didattica a distanza non ci hanno permesso di entrare a regime, ma ho notato che molti colleghi hanno colto al volo l’opportunità offerta proprio da Cinemambiente. Gli spunti dei film si prestano ad essere affrontati in modo diverso. A seconda della disciplina e dell’insegnante, si potrà dare al discorso un taglio più scientifico, filosofico, storico…”.

Per i più piccoli, avventure meravigliose alla scoperta della biodiversità

Ai bambini della scuola primaria sono riservati due docufilm e una raccolta di documentari dedicati al mondo degli animali, che introducono i concetti di ecosistema e biodiversità. Il film Ailo – Un’avventura tra i ghiacci, di Guillaume Maidatchevsky lo fa seguendo un cucciolo di renna nella Lapponia finlandese e con la voce narrante di Fabio Volo. Un viaggio incredibile con immagini della taiga dei fiordi e dell’aurora boreale raccolte in sedici mesi di riprese e che mostrano il cucciolo alle prese coi pericoli di una natura insidiosa ma al tempo stesso meravigliosa.

Gli orsi della Kamchatka di Irina Žuravleva e Vladislav Grišin, ci porta in un atro territorio selvaggio e incontaminato, nel sud dell’estrema penisola della Kamchatka, presso il lago Kuril, il cosiddetto “Paese degli orsi”. Un’area protetta dove è possibile incontrare l’orso bruno e dove seguiremo le giornate di una mamma orsa e dei suoi cuccioli. L’ultima proiezione dedicata alle primarie è quella di 9 cortometraggi che alternano film d’animazioni e live action, affrontando in modo semplice il tema dell’inquinamento negli elementi fondamentali del nostro Pianeta: acqua, terra e aria.

Per i ragazzi delle medie, viaggi tra ecosistemi a rischio e sogni da realizzare

Il microcosmo delle api e il suo prezioso ruolo all’interno del nostro ecosistema è uno dei temi proposti ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado con il film Un mondo in pericolo di Markus Imhoof, che mette in luce il grave rischio di estinzione che incombe su questi insetti.

Agricoltura sostenibile e coltivazioni biodinamiche prendono forma con chiarezza attraverso il documentario autobiografico di John Chester La fattoria dei nostri sogni. Girato nel corso di otto anni, il film racconta l’avventura del protagonista e di sua moglie, fuggiti dalla città per inseguire un sogno e realizzare un luogo da fiaba dove coltivare e allevare animali in perfetta armonia con la natura. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono al centro di Re della terra selvaggia, sorprendente film d’esordio di Behn Zeitlin, capace di trasportare lo spettatore in un universo insieme temibile e poetico. Protagonista è Hushpuppy, bambina che vive nelle paludi del sud della Louisiana, in una zona chiamata la “grande vasca” e caratterizzata da continue alluvioni. Definito “un inno alla vita” ha conquistato l’ammirazione del presidente Obama e quattro candidature agli Oscar nel 2013 (tra cui quella a miglior film).

Per le superiori, storie di attivismo e denuncia sociale

Ai veri protagonisti dell’onda green che ha attraversato il Pianeta in questi anni sono dedicati quattro film che fotografano e raccontano, senza sconti, le gravi conseguenze della crisi climatica. Sono i coetanei di Greta Thunberg, i ragazzi delle superiori che con i loro scioperi e il loro attivismo hanno avviato una vera rivoluzione green.

Per loro la rassegna propone Génération Greta, un documentario che intreccia le storie di nove giovani attiviste, dai 12 ai 23 anni, dal Kenya all’Ecuador, dalla Francia alle Filippine, accomunate dall’impegno per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e politica sull’emergenza climatica. Ad accompagnare la proiezione sarà l’incontro con Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e un esponente dei Fridays for future Torino.

Il background poco virtuoso (e poco noto) dell’industria tessile contemporanea e del fast fashion viene svelato nel documentario Out of Fashion di Jaak Kilmi e Lennart Laberenz. Un viaggio in uno dei settori meno sostenibili e fondato ancora sullo sfruttamento della manodopera e su un alto livello di inquinamento ambientale.

Incendi, uragani, inondazioni e altre emblematiche conseguenze dei cambiamenti climatici sono al centro del film The Human Element, con cui il regista Matthew Testa segue una delle principali figure dell’ambientalismo mondiale, il fotografo James Balog, testimone con la sua macchina fotografica di molti devastanti scenari causati dall’antropizzazione.

L’ultimo film riguarda un altro grave problema che affligge la nostra epoca: l’inquinamento da plastica. Océans, le Mystère plastique di Vincent Perazio si concentra sui nostri mari, esplorando il fenomeno della “platisfera”, nuovo ecosistema costituito da particelle tossiche di plastica che rischia di invadere tutti gli ambienti acquatici del nostro Pianeta.

Temi attuali e urgenti di cui il cinema si fa ancora una volta portavoce privilegiato. Per una causa universale che non esclude davvero nessuno.

 

FonteLIFEGATE

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