Stare in piedi su una gamba sola per 10 secondi. Un test all’apparenza banale, ma che offre informazioni preziose sullo stato di salute. Un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine ha dimostrato, infatti, che a partire dalla mezza età chi non passa il test ha un rischio quasi doppio di morte per qualsiasi causa entro dieci anni. Si tratta della prima correlazione mai stabilita fra la perdita di equilibrio e lo stato di salute in generale, e potrebbe diventare un semplice e importante strumento diagnostico da eseguire negli esami di routine dei più anziani.

L’invecchiamento è associato a un progressivo declino della forma fisica e, in particolare, a una riduzione della potenza muscolare, della flessibilità, dell’equilibrio e a variazioni nella composizione corporea. A differenza della forza muscolare e della flessibilità, la capacità di stare in equilibrio si mantiene inalterata fino ai cinquant’anni, dopo i quali però inizia a diminuire rapidamente. E la sua importanza è tutt’altro che marginale, se consideriamo che, fra gli anziani, le cadute sono la seconda causa di morte per lesioni non intenzionali in tutto il mondo. Ad oggi, comunque, esistono pochi dati che mettano in relazione l’equilibrio con lo stato di salute in generale (e non solamente in relazione alle cadute), e gli esami di routine a cui si sottopongono le persone di mezza età o più anziane non prevedono alcuna valutazione di questo parametro.

In cosa consisteva il test

Il test è stato eseguito all’interno di uno studio più ampio condotto in Brasile e cominciato nel 1994, il Clinimex Exercise, che aveva l’obiettivo di indagare la relazione fra vari parametri legati alla forma fisica e all’esercizio fisico con i fattori di rischio cardiovascolare, il mantenimento dello stato di salute e il rischio di morte. Fra i vari esercizi, ai partecipanti era stato chiesto di provare a mantenersi in equilibrio su una gamba sola per 10 secondi. Il modo in cui questo doveva essere fatto era uguale per tutti: il collo del piede della gamba libera doveva essere posato sul retro della gamba che sosteneva il corpo, e le braccia dovevano essere mantenute lungo i fianchi con lo sguardo fisso in avanti. Infine, per riuscire i partecipanti avevano a disposizione fino a tre tentativi su entrambi i piedi.

Le statistiche

Nello studio i ricercatori hanno considerato 1702 persone di età compresa tra 51 e 75 anni al momento della prima visita, avvenuta tra febbraio 2009 e dicembre 2020. Tutti i partecipanti erano brasiliani di carnagione bianca, e circa due terzi (68%) erano uomini. Assieme alla valutazione del test dell’equilibrio sono stati misurati il peso, lo spessore della pelle (o plicometria) e del girovita, ed è stata fatta una valutazione generale della storia clinica. In totale, più di un partecipante su cinque (il 20,5%, per la precisione) non è riuscito a superare il test. Come atteso, la percentuale di fallimenti aumentava con l’età, fino quasi a raddoppiare ogni cinque anni a partire dall’età di 51-55 anni. In particolare, quasi il 5% dei partecipanti fra i 51-55enni non è riuscito a stare in equilibrio per 10 secondi su una gamba sola, percentuale che saliva al 37% fra i 66 e i 70 anni, e al 54% in età compresa tra i 71 e i 75 anni. Nell’arco di vent’anni, fra i più giovani e i più anziani, la probabilità di non riuscire a superare il test aumentava di più di undici volte.

Una possibile relazione fra equilibrio e stato di salute

Dopo aver eseguito il test dell’equilibrio e tutti gli altri esami previsti da Clinmex Exercise, le condizioni di salute dei partecipanti sono state monitorate per alcuni anni. In totale, il 7% dei partecipanti è deceduto a causa di cancromalattie cardiovascolari, malattie respiratorie e complicazioni dovute alla contrazione del virus Sars-Cov-2. I ricercatori hanno quindi cercato una correlazione fra l’insorgenza di morte, lo stato di salute di queste persone e l’esito del test sull’equilibrio che avevano eseguito. Fra i deceduti, il 17,5% non aveva superato il test, mentre solo il 4,5% l’aveva superato. Inoltre, coloro che non avevano superato il test mostravano uno stato di salute peggiore: molti erano obesi o soffrivano di malattie cardiache, avevano pressione alta e livelli non ottimali di grassi nel sangue. Infine, nel gruppo di chi non aveva passato il test, l’insorgenza di diabete di tipo 2 era tre volte superiore.

Considerando tutti i dati insieme, i ricercatori hanno stimato che coloro che non avevano passato la prova dell’equilibrio avevano un rischio più alto dell’84% di morire per qualunque causa entro dieci anni. La ragione? Al momento, non si conosce. L’esito dello studio dimostra solo che potrebbe valere la pena, per le persone più anziane, includere un semplice test dell’equilibrio fra gli altri esami diagnostici utili a valutare lo stato di salute in generale e il rischio di sviluppare patologie gravi o morire.

 

Fonte: Galileo

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