Il melanoma è un tumore maligno che origina nella cute o, più raramente, negli occhi o nelle mucose. Si sviluppa a partire dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che conferisce alla cute la sua colorazione. Purtroppo non è sempre facile diagnosticarlo, ecco perché bisogna affidarsi alle mani di un dermatologo.

Tuttavia, alcune regole semplici possono aiutare nel distinguere un neo da una lesione non del tutto benigna.

Tumore, Cancro e Neoplasia

I tumori si dividono in due grandi categorie:

Tumori benigni: sono masse neoplastiche non tanto differenti dal tessuto di origine, che in genere sono meno pericolosi rispetto ai maligni perché tendono soltanto ad aumentare di dimensioni ma non a metastatizzare. Pertanto possono essere rimossi per via chirurgica. Sono pericolosi quando crescono in posti un po’ complicati, come a livello intra cranico. In questa classe rientrano anche i nostri banalissimi nei.

Tumori maligni: questi sono imprevedibili, con un alto rate proliferativo e capacità di metastatizzare (che è di fatto l’evento più temuto in una neoplasia). Con il termine metastatizzazione (parola che deriva dal greco e significa “spostamento”) si intende il processo mediante il quale una o più cellule tumorali si distaccano dal loro nucleo di origine – il tumore primario – per andare a colonizzare un nuovo organo e dar lì vita a un tumore secondario, la metastasi appunto. Per questi tumori si può parlare di cancro.

Tumore e neoplasia sono sinonimi. Con il termine cancro invece si intende una neoplasia maligna. Queste sono le differenze tra i diversi termini.

Localizzazione

Abbiamo capito che un melanoma è un tumore, ma da dove origina?

Come già detto all’inizio dell’articolo, le cellule di origine sono i melanociti; questi sono presenti nella nostra cute e sono deputati alla produzione di melanina, il pigmento che ci protegge dai raggi UV del sole.

Sono le cellule che ci regalano il colorito bronzino tipico dell’abbronzatura che tanto ci piace ma che tanto fa male, poiché nel tempo distrugge la cute in un modo incredibile.

Ecco perché bisogna sempre usare la crema solare, anche quando si è molto abbronzati. Uno dei principali fattori di rischio dei melanomi è proprio l’esposizione non protetta ai raggi solari (e quelli delle lampade UV).

A proposito: qui c’è un articolo riguardo interessante riguardo l’immunoterapia per il melanoma.

Nell’immagine si può notare la crescita spropositata delle cellule del melanoma. Notare come il melanoma infiltri il tessuto sottocutaneo.

Perché è così pericoloso? Potremmo pensare che, originandosi nella pelle, questi tumori siano facilmente individuabili, o comunque non siano aggressivi. In realtà molto spesso è l’opposto. Inoltre, il fatto che a volte si confondano con i nei rende più difficile la diagnosi.

Il melanoma può svilupparsi in qualsiasi area della pelle, con una maggiore probabilità nelle zone che sono più frequentemente esposte alla luce del sole. I tumori possono formarsi sia a partire da nei preesistenti che ex-novo.

Per questo è consigliabile eseguire regolarmente un’accurata autoispezione della pelle, oltre che effettuare una mappatura dei nei una volta l’anno presso un dermatologo, soprattutto sopra una certa età.

Prevenzione

La prevenzione si basa sull’eliminazione dei fattori di rischio (come detto, soprattutto UV, quindi crema solare in estate mi raccomando), ed eseguendo periodiche visite dal dermatologo (mappatura) oltre che con l’autoispezione.

Per quest’ultima attività possiamo affidarci a una regola molto semplice da ricordare: la regola ABCDE.

Non è semplicemente l’inizio dell’alfabeto, ma un modo utile per ricordarvi questa modalità di ispezione. Nell’osservare i vostri nei, dovreste porre particolare attenzione ad alcune caratteristiche, utilizzate per distinguere un neo da una lesione maligna.

  • Asimmetria: i nei sono simmetrici mentre il melanoma solitamente è asimmetrico.
  • Bordi irregolari: i bordi di un neo sono regolari, quelli di un melanoma sono frastagliati.
  • Colore disomogeneo: i nei hanno un colore unico e uniforme, mentre il melanoma può avere più colori, con aeree di regressione (cioè scolorite) all’interno.
  • Diametro superiore a 6 mm: in genere i nei crescono fino a un diametro di 6 mm. I melanomi di solito sono superiori ai 6 mm.
  • Evoluzione: la rapida crescita di un qualunque neo o macchia pigmentata deve far sospettare un melanoma.

Diverse caratteristiche con esempi.

Considerazioni

Ovviamente, se questa regola funzionasse al 100% non ci sarebbero più morti per il melanoma.

La realtà è che la diagnosi spesso è molto complessa, e talvolta nemmeno un esame microscopico restituisce un significato certo. Non c’è bisogno di allarmarsi se si trova una macchia sulla cute più grande, o più piccola, più chiara o più scura, irregolare o perfettamente circolare.

Ci sono lesioni che pur avendo caratteristiche macroscopiche di un melanoma, si rivelano essere lesioni completamente benigne, e viceversa.

Il vantaggio di questa regola è che può essere utilizzata da chiunque, e risulta efficace soprattutto per l’autoispezione, affinché i nei sospetti possano arrivare precocemente all’attenzione del medico.

La mappatura dei nei rimane lo strumento di prevenzione per eccellenza per i tumori cutanei, e andrebbe effettuata con cadenza regolare (almeno ogni 2/3 anni) in qualsiasi momento della propria vita.

 

Fonte: Missione Scienza

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