Mangiare sano senza sacrificare il gusto non solo è possibile, ma necessario come strumento di prevenzione per diverse patologie della pelle, dai tumori, alle dermatiti atopiche. Questo il messaggio che chiude, dopo cinque mesi, il progetto formativo Health on the table che ha coinvolto dodici istituti alberghieri campani ed emiliani. Gli studenti, guidati da Danilo Di Vuolo, chef stellato, hanno ideato quattro piatti che sono stati valutati da un team di medici e nutrizionistisecondo sei parametri: preparazione, impiattamento, equilibrio dei sapori, benessere, varietà e aderenza ai principi nutrizionali indicati nel materiale didattico fornito nella prima fase del progetto.

Il sostegno delle Associazioni

Promosso dall’Associazione italiana malati di melanoma, Associazione Nazionale dermatite atopica, Cittadinanza Attiva Intergruppo melanoma italiano e Fondazione Melanoma Onlus, il progetto ha voluto trasmettere agli studenti impegnati in questo percorso formativo, a conoscere il cibo anche come mezzo di prevenzione di diverse malattie. Particolarmente toccanti le parole di Giovanna Niero, presidente di Ail: «Sensibilizzare gli studenti in questo campo è essenziale – ha commentato, raccontando la sua esperienza -. Io sono mamma di due ragazzi che hanno fatto un istituto alberghiero a Venezia nel settore cucina e mi hanno aiutato durante la terapia proprio per una sensibilizzazione acquisita nei banchi di scuola. Infatti, un paziente in cura per neoplasie ha bisogno di sostegno anche a tavola, non solo con cibi che abbiano valori nutrizionali equilibrati, ma anche attraverso una presentazione dei piatti che invoglino il malato a nutrirsi con una alimentazione, corretta, gustosa, piacevole e sana». «La prevenzione a tavola è sinonimo di benessere anche per chi è affetto da dermatite atopica – ha aggiunto Mario Picozza, Presidente ANDeA – la dermatite atopica è una malattia infiammatoria e l’alimentazione è fondamentale per tenerla sotto controllo. Infatti, ci sono cibi che scatenano più prurito e dunque chi ne è affetto tende a restringere il campo degli alimenti da consumare. Questo è un circolo vizioso da cui si può uscire solo con la formazione. Quindi è importante imparare a mangiare sano per mangiare meglio».

La prevenzione a tavola

Un viaggio iniziato per gli studenti dei dodici istituti alberghieri lo scorso mese di maggio con un primo webinar formativo seguito dalla Health Master chef School, un percorso specifico realizzato per insegnare ai ragazzi l’importanza dell’utilizzo di alcuni ingredienti per prevenire e arginare le patologie della pelle. Ciascuna scuola ha preparato e inviato quattro ricette realizzate nella fase conclusiva dallo chef stellato Danilo Di Vuoto e commentate da Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative presso l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “G. Pascale” di Napoli e Gabriella Fabbrocini, direttore UOC di dermatologia clinica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli-, con la partecipazione straordinaria dei comici Gigi e Ross che hanno saputo mantenere alta l’attenzione dei ragazzi durante la fase di preparazione dei piatti«Un pasto sano per molti ragazzi è possibile oggi solo attraverso la mensa scolastica.   – ha sottolineato Gabriella Fabbrocini –. Un momento che tra l’altro è mancato durante la pandemia da Covid. È fondamentale, dunque, che i ragazzi apprendano sin da piccoli le nozioni basilari per delle corrette abitudini alimentari e ne facciano tesoro».

Il ricettario della pelle firmato Comix

Conclusa la fase formativa, ne seguirà una divulgativa che vedrà la realizzazione del “ricettario per la pelle”, un volume che raccoglierà tutte le ricette proposte dagli istituti alberghieri coinvolti nel progetto e sarà illustrata dalla Scuola italiana di fumetto Comix. «L’obiettivo è rappresentare nel miglior modo possibile ai giovani ricette sane e gustose e promuovere l’importanza dell’alimentazione come strumento di prevenzione e di cura di alcune malattie della pelle» ha concluso Ascierto.

 

Fonte: Sanità Informazione

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