Nelle case delle farfalle

Articolo del 06 Aprile 2022

Con l’inizio della primavera perché non dedicarsi al “butterfly watching”? Un ottimo modo per osservare le farfalle e imparare molto sulla tutela della biodiversità è infatti andare direttamente a casa loro. “Butterfly house/garden” e “butterfly farm” sono un fenomeno divulgativo ed educativo assai diffuso in America, che ormai sta iniziando a prendere piede anche in Italia: farfalle che volano in bellissime serre e giardini in cui si può camminare e osservare i lepidotteri visitare piante autoctone. Lo scopo è sostenere la creazione e la conservazione dei loro habitat naturali. In particolare, le “butterfly farms”, che sembrano risalire già alla metà del 1800 in America, sono veri e propri allevamenti di farfalle, spesso paragonati alle attività svolte in apicoltura. In un allevamento di farfalle, infatti, gli insetti vengono nutriti in tutte le loro fasi di vita, dalle uova alle larve, e spesso si allevano diverse razze contemporaneamente: la gestione organizzativa di una simile struttura risulta quindi essere, come negli apiari, abbastanza articolata. In Italia, seppure ancora in numero limitato, ci sono diverse “butterfly house” con interessanti progetti educativi.

Farfalle

La Casa delle farfalle di Bordano, in provincia di Udine, curata dall’Associazione  “Farfalle in testa”, è la più grande. Si tratta di un vero e proprio centro-studi sulle farfalle, oltre che di una magnifica ricostruzione di un ecosistema tropicale all’interno di tre vaste serre-giardino climatizzate (1.000 mq), con centinaia di farfalle provenienti da America, Asia e Amazzonia. Loro coinquilini sono altri insetti, piccoli mammiferi, rettili, roditori. Inoltre, la zona, anche per la sua geomorfologia, è già un museo-laboratorio sulla biodiversità a cielo aperto per varietà di specie locali.

Farfalle

Analoga operazione è stata fatta anche a Milano Marittima, in provincia di Ravenna, con “Atlantide-La casa delle farfalle”, polo di ricerca per la biodiversità, particolarmente indicato per l’educazione ambientale dei bambini. Fondata nel 2002 e pensata per condurre i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e il fascino di specie sconosciute, permette ai piccoli aspiranti esploratori di osservare direttamente il ciclo vitale di centinaia di farfalle tropicali: dalla nascita delle crisalidi in due nursery al volo libero delle farfalle adulte in una sorta di foresta pluviale che registra tra 28° e i 30 °C e un’umidità del 65-70%. La visita continua in un grande giardino esterno, con installazioni a tema e il “Il bruco”, una piccola serra con le farfalle autoctone, che sempre meno incontriamo nel verde urbano. Accanto si può visitare anche la “Casa degli insetti”, dimora di molte specie di invertebrati, grilli, mantidi religiose, api, coleotteri.

Infine, è stata recentemente re-inaugurata una Casa delle farfalle anche a Roma: un viaggio idilliaco in una bellissima serra tropicale urbana immersa nel verde, fuori dal tempo, all’interno della quale ognuno ha la possibilità di passeggiare nella natura circondato dal volo di oltre trenta delle specie di farfalle più variopinte al mondo. Non solo bruchi e crisalidi ma anche bozzoli di falene, blatte del Madagascar,  millepiedi giganti, insetti-stecco e insetti-foglia convivono in questo percorso che rinasce, rinnovato e ampliato, a est della Capitale e proprio accanto al Tulipark (il parco-vivaio di tulipani), con interessanti iniziative: mentre nella serra ci sono laboratori didattici e conferenze con entomologi e biologi, fuori sono previste aree relax e concerti durante il weekend. Un caleidoscopio di progetti lodevoli per sostenere la biodiversità e il ritorno di alcune specie autoctone e/o in via di estinzione.

 

Fonte: Almanacco della Scienza

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