Speranza: “Stop a spostamenti anche tra Comuni il 25 e 26 dicembre e a Capodanno. Opzionate 202 milioni di dosi di vaccino, inizieremo a gennaio, senza obbligo”

Articolo del 03 Dicembre 2020

“Il Governo attraverso le mie ordinanze si è assunto le responsabilità di scelte difficili ma necessarie. Senza queste scelte sarebbe impossibile mettere la curva sotto controllo, e la pressione sulle strutture ospedaliere diventerebbe insostenibile. Nel prossimo Dpcm si confermerà la classificazione delle Regioni in 3 zone (gialla, arancione e rossa), uno strumento efficace che sta funzionando. Per le festività natalizie e di fine anno le misure andranno ulteriormente rafforzatem anche in un quadro di coordinamento europeo. Vanno limitati gli spostamenti internazionali e quelli tra Regioni. E nei giorni 25 e 26 dicembre, e 1 gennaio si prevede un divieto per gli spostamenti anche tra Comuni”.

Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha riferito in aula al Senato le sue comunicazioni su ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza Covid, in particolare sulla prossima campagna di vaccinazione contro il virus.

“L’insieme delle misure adottate iniziano a dare incoraggianti risultati – ha ricordato il ministro -. Tutto lascia prevedere che il prossimo monitoraggio dovrebbe confermare la discesa del Rt passato in queste settimane da 1,7 a 1,08. La situazione è seria, ma le misure stanno funzionando. C’è bisogno ancora di qualche settimana di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora alta e la nostra navigazione continuerà ad essere difficile. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo. Senza ridurre gli spostamenti e le occasioni di contagio la convivenza con il virus, fino al vaccino, non sarà possibile”.

Quanto al piano vaccinale, Speranza ha poi spiegato: “Appare probabile che da gennaio avremo i primi vaccini. Poi progressivamente saremo capaci di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. Ricordiamo che siamo stati i primi, insieme a Germania, Francia e Olanda a costruire un’alleanza sui vaccini. Al momento nessun vaccino è stato ancora approvato da Ema o Fda. Ma abbiamo accelerato sul piano strategico. Questo diventerà poi un piano esecutivo sulla base dell’effettiva disponibilità dei vaccini. Per ora non si valuta la possibilità di introdurre un’obbligatorietà per queste vaccinazioni“.

“Le trattative avviate si sono concentrate su un gruppo di aziende che stanno sviluppando vaccini con diversa tecnologia. Queste dosi saranno distribuite agli Stati membri in proporzione alle rispettive popolazioni a partire dal primo trimestre del 2021 e con una più significativa distribuzione delle dosi nel secondo e nel terzo trimestre, per completarsi sostanzialmente nel quarto trimestre del prossimo anno. Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l’Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi, per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni di dosi, per il contratto con Sanofi 40,38 milioni di dosi, per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni di dosi, per il contratto con CureVac 30,285 milioni di dosi, per il contratto con Moderna 10,768 milioni di dosi. Sono chiaramente numeri ancora subordinati a processi autorizzativi che non sono ancora completati”.

“La campagna di vaccinazione sarà imponente, questo deve diventare un obiettivo di tutto il Paese. Su questa sfida serve un grande patto, non possiamo dividerci tra noi su questo. L’acquisto del vaccino sarà centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutte le persone indipendentemente dal reddito e dal territorio sul quale ciascuno vive o lavora”, ha proseguito il ministro.

“Abbiamo opzionato 202.573.000 dosi di vaccino. Una dotazione sufficientemente ampia per poter vaccinare tutta la popolazione e conservare anche scorte di sicurezza. E’ probabile che saranno necessarie due dosi di ciascuna vaccinazione. Le prime categorie che verranno vaccinate saranno: operatori sanitari e sociosanitari (1.404.037), residenti e personale Rsa (570.287), persone in età avanzata over 80 (4.442.048). A questi si aggiungono 13.432.005 di persone tra 65 e 79 anni, e 7.403.578 di persone con almeno una comorbilità cronica”, ha aggiunto.

“La distribuzione dei vaccini con catena del freddo standard avverrà con la collaborazione delle forze armate. La governance del piano di vaccinazione avverrà con il coordinamento Ministero Salute, Commissario emergenza e Regioni. Si stima un fabbisogno di circa 20mila persone per eseguire le vaccinazioni. Anche migliaia di giovani iscritti a primi anni delle scuole di specializzazione potranno partecipare alla campagna vaccinale che rappresenterà parte del loro percorso formativo”.

Speranza ha poi aggiunto che al momento “si sta predisponendo un sistema informativo per gestire la campagna di vaccinazione con chiamata attiva, registrazione vaccinazione, sistema recall e vaccinovigilanza”.

Infine, quanto alla scuola, la riapertura “dipenderà dall’evoluzione del quadro epidemiologico. E non è facile però che possa avvenire presto”.

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