Con una circolare dalla Salute informa che quest’anno sarà commercializzato in Italia, tramite il canale pubblico, un nuovo vaccino ricombinante adiuvato contro HZ, indicato nelle persone a partire da 50 anni d’età e negli individui ad aumentato rischio di HZ a partire da 18 anni d’età. Ricordiamo che la vaccinazione anti HZ deve essere offerta attivamente ai soggetti di 65 anni d’età e ai soggetti a rischio a partire dai 50 anni di età.

LA CIRCOLARE

Novità in arrivo per i vaccini contro l’Herpes Zoster. Il Ministerto della Salute informa che quest’anno sarà commercializzato in Italia, tramite il canale pubblico, un nuovo vaccino ricombinante adiuvato contro HZ, indicato nelle persone a partire da 50 anni d’età e negli individui ad aumentato rischio di HZ a partire da 18 anni d’età

Ricordiamo che il PNPV 2017-2019 (per cui è stata chiesta una proroga) prevede che la vaccinazione anti HZ deve essere offerta attivamente ai soggetti di 65 anni d’età e ai soggetti a rischio a partire dai 50 anni di età. Oltre alla fascia d’età anziana, la vaccinazione va quindi offerta in presenza di diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO, soggetti destinati a terapia immunosoppressiva

Il Ministero precisa poi che “l’efficacia di questo vaccino, valutata in persone a cui sono state somministrate due dosi a distanza di 2 mesi, è intorno al 97% nei cinquantenni e del 91% nelle persone ultrasettantenni. Negli studi effettuati, sono stati ridotti in modo significativo i ricoveri ospedalieri correlati a HZ. Nei pazienti adulti (18 anni ed oltre) sottoposti a trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe o affetti da neoplasie ematologiche, l’efficacia è stata, rispettivamente, pari a circa il 68% e l’87%. Rispetto a PHN (la nevralgia post erpetica che costituisce la complicanza più frequente), l’efficacia varia da circa il 70% negli ultraottantenni a circa il 100% nei cinquantenni e la protezione vaccinale sembra perdurare per diversi anni. Questo vaccino si è dimostrato efficace anche nel ridurre le complicanze correlate ad HZ diverse da PHN”.

La schedula vaccinale prevede “la somministrazione di due dosi a distanza di 2 mesi l’una dall’altra. In caso di necessità, tale periodo può essere aumentato fino a 6 mesi, oppure, in soggetti che sono o che potrebbero diventare immunodeficienti o immunodepressi a causa di malattia o terapia e che trarrebbero beneficio da un programma di vaccinazione più breve, la seconda dose può essere somministrata da 1 a 2 mesi dopo la dose iniziale. Questo vaccino può essere somministrato con la stessa schedula di vaccinazione in individui precedentemente vaccinati con il vaccino vivo attenuato contro HZ”.

“Può inoltre – specifica il Ministero – essere somministrato in concomitanza con il vaccino contro l’influenza stagionale inattivato non adiuvato, con il vaccino pneumococcico polisaccaridico 23-valente (in questo caso tuttavia si sono manifestate con maggior frequenza alcune reazioni avverse, come febbre e brividi) o con il vaccino difterico, tetanico e pertossico (componente acellulare) (dTpa) ad antigene ridotto. I vaccini devono essere somministrati in siti di iniezione diversi. A causa della mancanza di dati l’uso concomitante con altri vaccini non è raccomandato. Non è raccomandato l’uso di questo vaccino in gravidanza, come misura precauzionale, in assenza di dati”.

 

Fonte: QuotidianoSanità.it

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