La cittadina piemontese apre ufficialmente l’epoca delle comunità energetiche nel nostro paese. Cittadini, comune e le utilities locali produranno e scambieranno energia da fonti rinnovabili.

“Le comunità energetiche sono una cosa normale, anche se fino all’anno scorso non erano riconosciute. Una cosa così banale come condividere energia era vietato”. Inaugura così, a Magliano Alpi, la prima comunità energetica d’Italia Gianni Girotto, presidente della Commissione permanente dell’Industria in Senato, che insieme a Legambiente e Italia Solare hanno di fatto reso possibile l’autoconsumo anche nel nostro paese.

Comunità energetiche, si parte

Sebbene ci siano altri progetti in corso, questo è il probabilmente il più significativo, perché segue tutto l’iter previsto dal decreto Milleproroghe e dalla direttiva Red II (2018/2001/Ue): il Comune di Magliano Alpi ha, lo scorso aprile 2020, aderito “Manifesto delle Comunità Energetiche per una centralità attiva del Cittadino nel nuovo mercato dell’energia”, promosso dall’Energy Center del Politecnico di Torino, entrando in sinergia attiva con un polo di eccellenza del mondo della ricerca sui temi energetici e delle smart city.

A quel punto ha registrato l’associazione presso l’Agenzia delle entrate Comunità energetica rinnovabile Energy City Hall, con referente il sindaco Marco Bailo e messo a disposizione l’impianto fotovoltaico da 20 Kwp installato sul tetto del palazzo comunale, per condividere la propria energia non autoconsumata con i partecipanti alla Comunità energetica rinnovabile (Cer).

Come spiega Qualenergia “L’impianto […] alimenta anche una colonnina di ricarica Ev, utilizzabile gratuitamente con la tessera sanitaria. Una seconda colonnina è collegata all’impianto sportivo comunale che rientrerà in una successiva comunità”. Gli altri partecipanti alla Cer sono inoltre le utenze della biblioteca, della palestra, delle scuole e quattro nuclei familiari.

“L’esperienza della comunità di Magliano Alpi è la pietra miliare della rivoluzione in atto, quella che consente di rovesciare la piramide energetica da una struttura con grandi operatori e grandi centrali a configurazioni che, dal basso, vedono cittadini, enti pubblici e piccole aziende aggregarsi per costituire gruppi di autoconsumo collettivo e comunità dell’energia”, ha commentato Girotto.

“Questa è una soluzione che permette di coniugare lavoro con tutela dell’ambiente, perché produciamo energia rinnovabile, risparmiando sulla bolletta energetica”, conclude Girotto. “Con le comunità energetiche sarà possibile produrre energia ad un prezzo più basso rispetto a quello di mercato”.

 

FonteLIFEGATE

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